Il primo capitolo musicale di ARDO comincia con “Vita”, il singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 giugno. ARDO, pseudonimo di Edoardo di Petta, è pronto a scaldare i cuori di chi l’ascolta con “Vita”, una canzone d’amore malinconica che parla delle insicurezze e degli sbagli commessi a causa della poca esperienza e conoscenza del sentimento. Il risultato è un logorante malessere emotivo che può essere alleviato solo da una persona, colei che rappresenta l’appiglio per dimenticare il dolore, le difficoltà, e che ci tiene in “vita”.
Abbiamo deciso di fargli qualche domanda a riguardo!
|
|||
|
Perché hai pensato che “Vita” potesse essere il biglietto da visita giusto per introdurci al tuo progetto solista?
diciamo che la scelta iniziare questo percorso con “Vita” è avvenuta per caso, quando il mio producer l’ha ascoltata live è rimasto colpito e voleva a tutti i costi produrla, da lì è passato un po’ di tempo prima che trovassimo il giusto stile che rispecchiava la mia persona . Posso dire che “Vita” è solo un’introduzione al mio mondo, non vedo l’ora di far ascoltare il resto!
Cosa volevi comunicare con questo singolo? Chi, e in quale periodo della sua vita, dovrebbe assolutamente ascoltare questo brano per assorbirne al meglio il messaggio?
questo pezzo a differenza di altri, ho avuto bisogno di tempo per ritenerlo finito… parla di un amore che da la forza di vivere ogni difficoltà che la vita ci pone, come un appiglio di salvezza. è dedicata alla mia prima vera storia d’amore, fonte di ispirazione per molti dei miei pezzi
E quanto c’è di autobiografico qui dentro?
Come in ogni testo che scrivo, inconsciamente c’è sempre una grande base di verità mista a un po’ di fantasia, mi appaiono dei flashback che ricostruisco con le parole. Posso dire che Vita corrisponde a un momento particolare in cui ero in conflitto con me stesso.
Esiste una scena musicale abruzzese? Chi ne fa parte?
Da quel che so, dalle mie parti, ci sono molti ragazzi che portano avanti questo sogno, il mio consiglio però è quello di uscire fuori dal contesto regionale, allontanarsi dalle abitudini, viaggiare e scoprire sé stessi.
Com’è iniziato il tuo 2022? E come credi che proseguirà?
Il mio 2022 è iniziato col covid, ringrazio però la reclusione, che mi ha fatto un po’ impazzire, perché ho avuto modo di capire l’importanza di stare con sé stessi, io che mi circondo sempre di persone per non essere mai solo. Per me è stato un momento di grande riflessione dal quale è uscita fuori una bella canzone. Per il resto è continuato con un solo obiettivo, quello di migliorare me stesso sotto ogni punto di vista per questo sogno!
What do you think?