Dopo aver raggiunto e superato il milione di stream su Spotify, “Questa canzone dovevo eliminarla” di Bipolar ha finalmente anche un video (fuori per LaProdigy Dischi). Si tratta di un brano intimo che per un soffio ha rischiato di non venire mai pubblicato. Contrariamente al solito, questa è una traccia nata d’estate ed è frutto di un periodo in cui Matteo Guccini, l’alterego di Bipolar, riusciva a dedicarsi soltanto al lavoro. Scartata inizialmente perché troppo personale, durante la quarantena di Marzo 2020, non avendo fatto uscire nulla da mesi, decide insieme a Cloudì di pubblicarla su Instagram dandole questo nome, creando così un hype involontario che scatena una risposta del pubblico estremamente positiva. Convinto finalmente della validità della traccia, la pubblica su Spotify dove esplode raggiungendo in poco tempo i 200 mila streams, inserendosi nelle playlist editoriali di Spotify “Ragazzo Triste” e “Indie Triste”. L’intimità della canzone è chiara fin dalla prima strofa: “il piumone così grande” non è altro che un ricordo vero di una convivenza con una fine amara. “Questa Canzone Dovevo Eliminarla” nata come traccia cestinata ad oggi vanta più di un milione di ascolti.
Abbiamo parlato con lui di inizi, ex e di futuro. Ecco com’è andata!
C’è qualcuno che ancora pensa che quella canzone avresti dovuto eliminarla?
Sicuramente la mia ex.
Quanto amara è stata la fine della convivenza? Ed è vero che bisogna un soffrire perchè sia favorita l’ispirazione?
Ahimè vedo l’ispirazione solo nella tristezza, se sono felice difficilmente faccio belle robe.
Ti ricordi ancora come hai iniziato a scrivere in musica? E come ti sei arrangiato da autodidatta? Ti ricordi ancora come andò?
In prima liceo alcuni miei amici fondarono un gruppo e mi misero in mezzo perché al tempo avevo una piccola console e facevo grandi casini qua e là. Col tempo grazie a loro mi avvicinai al mondo della scrittura passando dal rap a quello che faccio ora, cosa faccio ora?
Ci racconti della tua esperienza con Boomsound? Ed è vero che avevi solo 14 anni?
Si esatto, a 14 anni con altri ragazzi fon- dammo questo collettivo che serviva, a parer mio, ad autosupportarci in un paese dove difficilmente vieni capito.
E adesso cosa accadrà?
Meglio non sapere
What do you think?