Emozioni, magia e folk al Circolo Ohibò.
Report a cura di Angela Ieriti
Foto e intervista a cura di Davide Lucarelli
E’ un giovedì sera come tanti e io e Davide decidiamo di andare al Circolo Ohibò, luogo che ormai è diventato la nostra seconda casa, per il release party del primo EP dei Caveleon.
Ore 22.00. L’entrata del circolino è super affollata e c’è una coda piuttosto lunghetta, ma scorrevole per entrare. In apertura non c’è nessun artista, di conseguenza lo spettacolo inizia un po’ più tardi rispetto al solito.
Ore 22.45. La sala è pienissima, si spengono le luci e finalmente i Caveleon salgono sul palco. L’emozione traspare sui volti dei membri del gruppo. Si dichiarano subito riconoscenti nei confronti del pubblico accorso per sentirli suonare. Inziano immediatamente a suonare le canzoni del nuovo EP, “Caveleon”, e gli astanti ascoltano molto attentamente. Journey, Time si susseguono rapidamente.
Per l’esecuzione della terza canzone We Walk, la cantante e chitarrista del gruppo chiama sul palco due ospiti d’eccezione: Cecilia e Maddalena, che accompagnano la band suonando l’arpa e il violino. L’atmosfera creata con questi strumenti è magica. Bellissime anche le canzoni successive Young e Late Night.
Ma le sorprese non sono finite. Il cantante e tastierista del gruppo chiama sul palco alcuni membri della sezione fiati dell’esamble milanese Deaf Kaki Chumpy, coordinati ai piedi del palco dal maestro Alberto Mancini. Il suono degli ottoni (tromba e trombone) accompagna perfettamente la musica, richiamando le sonorità del folk inglese, al quale la band si ispira.
In chiusura, a sorpresa, compare sul palco un altro ospite: un rapper che improvvisa sulle note dell’ultima canzone in scaletta. Non manca il momento in cui la band torna in camerino e la festa sembra esser finita, ma subito dopo i 4 musicisti tornano sul palco e concedono il bis al pubblico, entusiasta e ammirato dai suoni, dalle voci e dagli strumenti degli incantevoli Caveleon.
Qui sotto la videointervista da noi registrata prima del live.
What do you think?