É uscito venerdì 10 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il primo album del progetto Clio M dal titolo “Tabula“, il definitivo capitolo per la songwriter di stanza a Milano, già anticipato dai precedenti singoli “Fight“, “A good day” e il più recente “Earth“, militando anche nella playlist Fresh Finds di Spotify.
Clio M, il progetto musicale di Clio Colombo che nasce dalle ceneri del duo Clio & Maurice, si rivela finalmente in un disco dalle venature elettroniche, intenso personale, che vanta una voce morbida e disillusa, quella di Clio, riconoscibile tra le molte della scena indipendente. “Tabula” è stato scritto in collaborazione con il violinista Martin Nicastro e prodotto da Giuliano Pascoe; un album che guarda ai lavori di icone del pop sperimentale internazionale come Björk e FKA twigs, dove Il focus è politico ed esistenziale: temi come la crisi climatica e la lotta per i diritti delle donne si intrecciano all’interno di un universo emotivo. Il disco vede la partecipazione della voce di Adele Altro (Any Other) e del contrabbasso di Margherita Carbonell.
Abbiamo parlato di lei di Berlino, avant-pop e molto altro.
- Hai avuto un interessamento editoriale da Spotify (con l’inserimento nella playlist Fresh Finds di Spotify Italia), e non è scontato per un progetto come il tuo, che ha evidenti pretese internazionali. Com’è andata? Le playlist e simili sono oggi importanti spinte per un progetto musicale?
Non me lo aspettavo ma è stata una piacevole scoperta. Le playlist aiutano a far conoscere il progetto a persone che altrimenti non lo avrebbero incrociato, quindi da un lato sì. Dall’altro ci sono molti altri fattori, anche più importanti. Siamo portati a pensare che Spotify rifletta completamente la vita musicale del nostro tempo ma non è così.
- Cosa ti ha portato infine ad avere un progetto musicale solista? E forse quella M che segue il tuo nome, è un omaggio a Martin Nicastro, il violinista che ti ha seguito con il precedente progetto “Clio and Maurice”?
Era arrivato il momento di cambiare, di uscire dalla dimensione del duo e trovarne una che rispecchiasse al meglio ciò che volevamo. Così mi sento più rappresentata, soprattutto perché parlo del mio vissuto, e Martin si sente più a suo agio dietro le quinte. La M vuole mantenere un alone di mistero: anche se non è stata scelta per il suo nome, Martin rimane uno dei miei collaboratori più stretti.
- Ti ritrovi nell’etichetta “avant-pop”? O quale altro genere musicale potrebbe contenere questo tuo disco di debutto?
Direi di sì, soprattutto questo disco.
- “Tabula” contiene brani recenti? Di che periodo?
Non così recenti: i brani sono stati scritti tra il 2020 e il 2021, il processo di realizzazione di questo album è stato piuttosto lungo ma ci tenevo che fosse come volevo. C’era la pandemia e l’incertezza era moltissima, da un lato era giunto il momento di scontrarci con la realtà, e viene riflesso soprattutto da “Earth” e “Tabula”.
- Programmi per l’estate?
Andrò a Berlino a raggiungere il mio produttore, Giuliano Pascoe, a scrivere i nuovi pezzi. Non vedo l’ora!
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