Il “Volare Tour” di Coez fa finalmente tappa anche a Napoli, la location è lo storico Duel Beat di Pozzuoli.
Che gioia poter riascoltare live Coez dopo tre anni dall’ultima data partenopea, ma soprattutto che gioia rivederlo in un club e non in un palazzetto.
È sembrato tornare davvero indietro nel tempo dove tutto è incominciato, dove e quando l’artista romano non era ancora lo straordinario fenomeno di massa poi scoppiato con il disco “Faccio un casino”, o meglio ancora con il singolo “La musica non c’è”, divenuta poi tra le canzoni simbolo dell’indie (o itpop) degli ultimi anni.
Diciamocelo chiaramente, un concerto in un club strapieno (ovviamente la data è andata sold out in pochissimo tempo) ha tutta un’altra atmosfera rispetto a un live in un posto gigantesco e tutto sembra più intimo, più “raccolto”, più “nostro”. Come quando gli artisti non hanno ancora fatto il boom e li guardiamo sapendo già, da lì a poco, poi come andrà. La differenza è che, in questo caso, sapevamo già tutto.
La scaletta è un costante susseguirsi di Hit e successi. Spiccano le bellissime “Le luci della città”, “Come nelle canzoni” e “Ali sporche”. Peccato solo per una non riuscita “Siamo morti insieme”; capolavoro tratto dal magnifico “Non erano fiori” datato 2013 che però qui suona con un nuovo arrangiamento molto “zarro” (con cassa in 4) che poco si sposa con l’animo della canzone.
Il concerto si chiude con “Faccia da rapina” dall’ultimo disco; brano che invece, rende molto più live che su CD. Molto furba la scelta di inserirla a fine setlist (la ho ancora in testa).
Tirando quindi le somme, nonostante sia una grande sofferenza andare a un live di Silvano senza sentire “E invece no” devo dire che è stata una serata fantastica e piena di emozioni. Quindi: e invece, sì.
A cura di Stefano Crispino
Photo di Arianna Di Micco
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