Claudio Clementi con “Così Simile” ci regala un brano che sembra fatto per accarezzare l’anima. È una di quelle canzoni che non si limitano a passarti accanto, ma si insinuano dentro, con una delicatezza che ti sorprende. Disponibile dal 6 dicembre su tutte le piattaforme digitali, questo singolo, prodotto insieme alla Saint Louis Music Production, rappresenta una nuova tappa nel percorso artistico di Clementi, e lo fa con una profondità rara.
La gestazione di “Così Simile” non è stata immediata, e si sente. È come se ogni passaggio del processo creativo fosse impresso nella musica: i dubbi, le pause, le epifanie. Claudio lo racconta apertamente: “È stato un lavoro lungo… Per un po’ è stato messo da parte, in attesa di avere un’idea che ci convincesse veramente.” Questa riflessione paziente si traduce in una canzone stratificata, che unisce una melodia pop sognante a suoni ambient ampi e avvolgenti, con un groove di batteria che pulsa come un cuore.
L’atmosfera sonora richiama artisti come Bon Iver e Laura Mvula, ma con una personalità tutta sua. È quel tipo di musica che ti accompagna quando il mondo sembra pesante, che ti fa sentire capito, anche senza bisogno di parole. E qui il testo fa la sua parte, affrontando con una delicatezza disarmante un tema complesso come la depressione. Non c’è retorica, solo un’umanità sincera: “Parla del sentirsi sopraffatti dagli eventi che pensiamo riguardino soltanto noi stessi, mentre invece ci rendono simili, e possiamo trasformarli a nostro vantaggio.”
“Così Simile” è una canzone che ti invita a guardarti dentro, ma senza lasciarti solo. Ti ricorda che, anche nei momenti in cui ti senti perso, c’è una connessione da cercare, una forza da trovare. Per me, ascoltarla è stato come respirare aria nuova, come ritrovare un pezzo di me che avevo perso di vista.
Claudio Clementi ha saputo creare qualcosa di più di una semplice canzone: un piccolo spazio sicuro in cui rifugiarsi e sentirsi meno soli. Un brano da ascoltare, ma soprattutto da vivere.
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