Cosimo “Zanna” Zannelli torna con un nuovo singolo, “La vita così”, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Cosimo “Zanna” Zannelli, ex chitarrista di Piero Pelù e di molti altri, pubblica “La vita così”, nuovo singolo e video tratto da “Ogni possibile imperfezione”, album che ne ha confermato le abilità da cantautore. Ecco la nostra intervista con lui.
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Dedichi il tuo nuovo singolo, “La vita così”, a “a chi non ha paura di essere un pezzo unico di imperfetto artigianato esistenziale”. Ci spieghi il significato di questa dedica?
Ciao! È il concept dietro ai brani dell’album “Ogni possibile imperfezione”, dove quest’ultima a mio avviso è un privilegio di unicità piuttosto che un difetto di fabbrica. Nel testo de “La vita cosí”, tutto questo si traduce soprattutto nel passaggio della seconda strofa, in cui racconto di avere scritto questa canzone per “noi, che non sappiamo imitare gli altri, che non vogliamo diventare matti, ad inseguire il senso del possesso, guardami dentro ed abbracciami adesso”.
Come nasce il brano?
Anni fa, in inverno, di fronte al mare del Salento. Mi venne in mente l’immagine di ciò che le onde, in senso sia materiale che allegorico, possono riportare a riva. Per anni è rimasta incompiuta in un hard-disk, fino ad un giorno di grazia creativa dello scorso inverno.
Come giudichi il tuo ultimo disco, “Ogni possibile imperfezione”, a qualche mese di distanza dall’uscita?
Ti rispondo con un verso tratto proprio da “La vita cosí”: “Chissà cosa resterà di noi, che ce ne freghiamo del senno di poi”. Voglio un gran bene a questo disco, è stato decisivo e catartico.
Ascolti musica italiana abitualmente? E se sì, quali sono i tuoi ascolti più frequenti?
Recentemente ascolto spesso Francesco Bianconi, Lucio Corsi, Andrea Laszlo De Simone, Fulminacci, Venerus, Coma Cose. Poi ci sono i “classici” che non abbandono mai come De Andrè e Battiato in primis, Battisti, Dalla, Rino Gaetano, De Gregori, Fossati, Gaber, Fabi, Gazzè, Silvestri, Capossela. Ogni tanto mi prende la nostalgia del rock italiano anni ’90, quello con cui ho vissuto l’adolescenza ed ho iniziato a suonare la chitarra, dagli After ai Verdena, dai Timoria, ai Litfiba, che cito per ultimi solo perché sono i primi, per ovvi motivi.
Hai già canzoni nuove in arrivo?
Sto lavorando a diversi nuovi brani, qualcosa potrebbe arrivare a breve… poi mi frullano in testa un paio di idee da realizzare in teatro. Vedremo.
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