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Davide Brienza, è un artista Lucano classe ’97. Si appassiona alla musica all’età di dodici anni alla musica e diventa la sua ragione di vita. Arriva a Milano a fine 2016 e inizia a proporre il suo progetto artistico con la sua band, è responsabile della programmazione musicale di alcuni locali nella zona di NoLo e nell’agosto del 2018 fonda in Basilicata Terra Amara, associazione culturale che opera nel territorio regionale.
L’8 febbraio pubblica Navigatore, una live session registrata ai Phaser Studios di Seveso e il 5 marzo Carlo, che racconta la storia di un senzatetto conosciuto qui a Milano.
L’8 febbraio pubblica Navigatore, una live session registrata ai Phaser Studios di Seveso e il 5 marzo Carlo, che racconta la storia di un senzatetto conosciuto qui a Milano.
Noi abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo e fargli qualche domanda sul suo progetto musicale, grazie a LUME per averci ospitati nella tua dimora! Abbiamo parlato con Davide del suo ultimo live al Rock’n’roll per Amnesty International e del suo ultimo brano uscito lo scorso 5 Marzo “Carlo”.
“Ho sempre pensato che la musica fosse un mezzo d’aggregazione e che dovesse esprimere un messaggio. Spesso nelle canzoni è la gente che parla e che va dritta al sodo, è la sua vita. La mia è la condivisione con le mie canzoni, e luoghi come il Lume, anche se non ci ho mai suonato, sono centri aggregativi fondamentali per una comunità giovane e in costante movimento. La loro militanza è una missione; tale e quale alla musica.”
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Uno scatto dal suo ultimo concerto per Amnesty International al Rock’n’roll di Milano
Guarda qui la session acustica di Navigatore.
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