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Davide Petrella presenta “Litigare” al Mare Culturale Urbano

Davide Petrella è conosciuto ai più nel mondo della musica come autore. Ha scritto per nomi importanti del pop mainstream, a partire da Cesare Cremonini, fino a Fedez e J Ax, Elisa, Gianna Nannini e Fabri Fibra, nonchè, il brano Rolls Royce con Achille Lauro.Nel giugno 2018 è uscito per Warner Music il suo primo disco da solista, Litigare, attualmente in fase di promozione con esecuzioni live su e giù per l’Italia. Alla tappa milanese del 21 febbraio 2019 al Mare Culturale Urbano c’eravamo anche noi e vi raccontiamo com’è andata.

L’inizio del concerto è studiato bene. I musicisti salgono sul palco con un fruscio quasi ambient in sottofondo. Il suono viene sempre più contaminato da effetti elettronici in un crescendo che porta all’arrivo sulla scena di Davide, che attacca subito con il primo brano in scaletta “Per Salire Più in Alto”.

Il set della band è molto contemporaneo. Una batteria elettronica condita da un pad e da piatti metallici, una chitarra elettrica e un paio di tastiere accompagnano la voce spesso effettata o autotunnata. Davide continua il concerto con La Strategia del Terrore prima di un breve racconto di come la sua vita di autore l’abbia allontanato dal palco, il luogo che più lo fa divertire e stare bene. Per lui il palco è un parco giochi, dice, e così inizia Luna Park. La canzone successiva è Einstein ed è preceduta da un aneddoto riguardante la sua scrittura. La scoperta sperimentale delle onde gravitazionali, avvenuta poco tempo fa, a conferma di una delle teorie di Einstein, l’ha ispirato a scrivere un brano dedicato al fisico ebreo-tedesco. “Dove c’è il genio io trovo ispirazione”, dice.

 

Arriva poi il turno del suo singolo che ho più apprezzato, Skyline. Si continua con tre pezzi in rapida sequenza: Litigare, il brano che dà il titolo all’album, Nevada e Negativo. Davide parla quindi delle sue origini partenopee ed, in particolare, della tradizione della Smorfia napoletana che l’ha ispirato nella scrittura della canzone successiva, Cabala.

Prima dell’esecuzione di Amen, poi, ci rivela che questa è una delle sue canzoni preferite in assoluto e che noi presenti siamo probabilmente tra i primi a saperlo. La conclusione, anticipata dai ringraziamenti a chi va a cercare la musica che viene “dal basso”, è affidata a Tempi Strani. Termina così un live leggero e allegro, in una cornice, quella del Mare Culturale Urbano di Milano davvero splendida, che penso e spero ospiterà nel tempo concerti sempre più intriganti del panorama musicale indipendente italiano.

Scaletta:

Per salire più in alto

La Strategia del Terrore

Luna Park

Einstein

Skyline

Litigare

Nevada

Negativo

Cabala

Amen

Tempi strani

 

Report e foto a cura di Davide Lucarelli

 

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