Fuori da venerdì 3 marzo 2023 per Formica Dischi (distr. Artist First) il nuovo singolo di Deste dal titolo Come Mi Vuoi. La cantautrice calabrese ci fa dono di un brano intimista, in chiave acustica, che vuole “accarezzare” l’ascoltatore fino alla fine, ricordandogli che non c’è niente di sbagliato nell’essere come si è. Spogliamoci di ogni involucro e viviamoci di più.
Chi è Deste nella musica e chi è invece Chiara nella vita di tutti i giorni?
Deste e Chiara sono Chiara Deste. La vita di tutti i giorni e la musica si contaminano vicendevolmente. Quando scrivo mi baso sul mio vissuto o su quello che avrei sperato di vivere. Credo che non possano esistere separatamente proprio perché considero la musica una forma di sfogo ed evasione, ma anche conforto e rassicurazione. In un modo o nell’altro, la musica salva la mia vita ed insieme camminano all’unisono.
Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Ammetto di essere un po’ troppo legata al passato, di conseguenza ascolto quasi sempre il vecchio cantautorato italiano.
A mio gusto, basandomi sulla scena musicale attuale direi i Coma Cose ma trovo parecchio originale anche Madame.
Nella copertina di “Come mi vuoi” vediamo tanti tronchi d’albero su una terra innevata. Come è avvenuta questa scelta?
La natura mi ha sempre trasmesso un senso di libertà ma anche di ricerca. È immergendoci nella natura che ci stacchiamo dalla quotidianità e amplifichiamo i nostri sensi. Viviamo la nostra vita ripetendo le stesse cose meccanicamente senza mai accorgerci di come stiamo noi, di quel colore che non vediamo e che calpestiamo sotto i piedi perché siamo troppo catturati dalla ripetitività degli eventi. Se dovessi spiegare il senso del brano con quell’immagine: La neve non è altro che il “colore” che mi ha accompagnata nella ricerca estenuante della mia identità: avrei solo dovuto abbassare lo sguardo per rendermi conto che tutto ciò che stavo cercando, lo avevo già con me.
Ci sono degli elementi ricorrenti nei tuoi brani? Quali sono?
Mi è capitato di amare e odiare a distanza di poco tempo una canzone che ho scritto, di ricredermi sulle parole usate, sulle emozioni provate o sulle persone a cui ho dedicato le mie canzoni. Non è stato un periodo facilissimo per me dal punto di vista emotivo, ma le esperienze negative ti fanno capire quale errore non vorrai ripetere più. Direi che sia “Supereroe” che “Come mi vuoi” hanno come focus l’amore per sé stessi che prescinde dal resto e dalle persone che incontreremo nella nostra vita.
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