Martedi 31 maggio è stata la serata di chiusura del festival Heroes organizzato dalla cantautrice Elisa a Verona: tre concerti evento in arena e un intero villaggio, il “Green Village”, allestito nella città per ospitare conferenze inerenti al tema dell’eco-sostenibilità, mini live di artisti emergenti e mercatini di lavoratori artigianali.
Live Report a cura di Erica Giudici
La serata di chiusura in arena vede prevede come apertura il cantautore Venerus che sale sul palco alle 20.00 e ringrazia Elisa dell’opportunità a lui data. Alle 21.15 si spengono le luci dell’Arena di Verona e inizia la magia. La cantautrice sale sul palco accompagnata dalla sua band e da un’orchestra di archi scelta per l’occasione.
Il concerto si apre con alcuni brani in italiano del suo ultimo album Ritorno al futuro/Back to the future. Fin dalle prime note il pubblico risponde con entusiasmo cantando e ballando, rimanendo a fatica seduti sulle sedie. Dopo i primi tre brani Elisa presenta Jovanotti, primo ospite della serata, con cui duetta su Palla al centro (contenuto sempre nell’ultimo disco di Elisa).
Subito dopo i due si esibiscono in un brano di Jovanotti: Penso positivo. Sulle note di questo brano tutto il pubblico dell’Arena si alza in piedi per ballare e cantare a ritmo di musica, la stessa Elisa, mentre il collega canta si scatena divertita sul palco. A sorpresa a metà canzone sale un secondo ospite: Gianni Morandi.
I tre duettano insieme sul brano dell’artista portato in gara all’ultimo Sanremo: Apri tutte le porte. Il pubblico, già in piedi per il brano precedente, esplode cantando a squarciagola la celebre canzone ormai diventata una hit molto amata da grandi e piccini. Finito questo momento di divertimento Elisa riprende la presentazione del nuovo album alternando brani storici del suo repertorio come L’anima vola, Anche fragile e la celeberrima Gli ostacoli del cuore. Momento di particolare intensità avviene quando sul palco sale un suonatore di arpa che esegue con lei e le sue coriste (ai tamburi) una versione estremamente emozionante di A Prayer. I versi
A prayer of freedom
A prayer of love
rimbombano in tutta l’arena ammutolita e incantata davanti allo spettacolo magico che la cantautrice ha progettato. Finito il brano Elisa lascia spazio ad una poetessa che recita, accompagnata sempre dall’arpa, una poesia di Lord Byron Vi è un incanto nei boschi. Dopo di che l’arpista esce e ricomincia il concerto di Elisa che chiama sul palco un altro amico con cui ha collaborato alla realizzazione dell’album: Franco 126 autore del brano Chi lo sa.
A metà concerto arriva il momento di O forse sei tu, un altro dei brani particolarmente amati dal pubblico che ha permesso ad Elisa di qualificarsi seconda all’ultimo Festival di Sanremo. L’esibizione è estremamente intensa, la voce di Elisa fa tremare i muri dell’arena e gli spettatori assistono in religioso silenzio a questa magia. Finito il brano il concerto cambia ritmo con Luce (tramonti a nord est) che vede tutta la platea dell’arena scatenarsi a ritmo di musica cantando insieme all’artista uno dei suoi brani più celebri. A metà canzone Elisa fa una corsa giù dal palco dando un cinque a tutta la prima fila, in piedi, che la accoglie a braccia aperte. Prima della fine dello spettacolo sale sul palco l’ultimo ospite, Venerus, con cui duetta su E quando arriva la notte. Salutata l’ultima special guest Elisa si prepara a chiudere il concerto sulle note di No Hero, altro brano che fa scatenare tutta l’arena che muove le braccia a ritmo di musica.
Dopo di che le luci si spengono e gli spettatori fremono in attesa per un bis, per poter cantare ancora insieme a questa artista straordinaria. Elisa torna sul palco e il pubblico la convince a fare ancora non una, ma ben due canzoni. La scelta ricade in primo luogo su Cure me anticipata dal recitato “ quella musica è tutto ciò che ami”. In secondo luogo, come brano di chiusura, la cantautrice sceglie A modo tuo, canzone scritta per lei dall’amico Ligabue. Durante le note di questo emozionante brano il pubblico accende le torce del telefono e l’Arena di Verona si trasforma in una distesa di tante piccole luci che ricordano un cielo stellato. Finisce così il concerto, il festival, di Elisa che come sempre lascia tutti senza fiato e dimostra ancora una volta il suo sterminato talento di cantautrice e polistrumentista.
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