Emma Nolde si è raccontata ai nostri microfoni proprio in occasione di uno dei suoi concerti in arrivo all’Artico Festival in quel di Bra, leggi l’intervista
Se è vero che negli ultimi anni, pur con le difficoltà del caso, Artico Festival non si è mai fermato, in questa edizione più che mai è pronto a regalare al suo pubblico quattro giorni di musica, divertimento e abbracci, come suggerisce il claim scelto per quest’anno Abbracciala, abbracciali, abbracciati, citando una famosa canzone di Lucio Battisti: un invito a tenerci stretti, finalmente sottopalco, in un momento in cui la dimensione festival si conferma uno spazio fondamentale di ritrovo e condivisione. La sesta edizione di Artico Festival arriva dal 23 al 26 giugno 2022 ai Giardini della Rocca di Bra, e sarà una grande festa. Emma Nolde sarà tra le protagoniste del festival, insieme a tantissimi altri artisti tra cui anche Giovanni Truppi e non mancherà lo spazio per la stend up comedy con Edoardo Ferrario e tanti altri ospiti.
Ciao Emma, piacere di conoscerti.
Ti va un po di raccontarci com’è cambiata la tua vita da musicista negli ultimi anni?
Difficile non prendere in considerazione ciò che è successo in questi ultimi due anni per rispondere a questa domanda.
Direi che parte dell’evoluzione del modo in cui vivo la musica è anche dovuta ai cambiamenti che ci sono stati e che tutti abbiamo vissuto. Ho iniziato a fare live del mio primo disco in piena pandemia e mi rendono conto adesso quanto fossero diverse dalla normalità. Essendo la mia prima esperienza per me sono state la normalità, adesso è cambiato molto ed è tutto più divertente, reale, pulsante, energico. Oltre questo, nella quotidianità la mia vita da musicista è cambiata nel senso che è diventato più ufficialmente quello che faccio (spero per sempre) nella vita, quindi rispetto a quando ero più piccola dedico alla musica e a tutto ciò che sta intorno tutto il mio tempo.
Quando ti sei ritrovata a cantare nei grandi palchi e nei festival, sei riuscita davvero a realizzare dove ti trovavi?
Secondo me sì, ho accanto persone che mi ricordano, anche quando io ho meno sensibilità di determinate realtà, quanto è bello e importante suonare, un po’ sempre, nei grandi palchi come nei piccoli.
Al live diamo talmente tanta importanza che realizzare ed essere grati di poter portare quello che facciamo a giro per l’Italia sta alla base di tutto.
Hai scritto un pezzo con Generic Animal, ti va di raccontarci com’è stato lavorare insieme?
È stato bello, Luca è un musicista vero, fa musica per davvero, è un nerd come me, vede la canzone, il messaggio e i suoni al centro di tutto. Scrivere quel pezzo insieme è stato naturale tanto quanto suonare insieme live o andare a cena. Come dico spesso Luca è un vero, un puro.
Molto particolare anche il fatto che tu sia tra i feat del disco degli Zen Circus. È stata per te una conquista?
Gli Zen Circus per me sono l’emblema del fatto che suonare e scrivere canzoni, e farlo sempre con il cuore, anche se richiede tempo, poi porta ad arrivare alle persone.
Quando Ufo mi ha detto che volevano propormi di scrivere una strofa su un loro brano, ho accettato all’istate nonostante fosse una grande sfida.
È un brano che parla in modo esplicito (cosa che io non faccio quasi mai) di argomenti forti di cui non parlo mai e non ho mai parlato.
Immergermi in quell’immaginario è stata una sfida.
È di recente uscito il tuo nuovo singolo, ti va di parlarcene e di narrarci qualche aneddoto particolare sulla scrittura del brano?
È l’ultimo pezzo del disco che ho scritto, è divertente, energico. Posso confidarvi che quando abbiamo registrato la voce non ero lucidissima, apposta, non sono una persona che si lascia spesso andare e volevamo fare una take senza freni, abbiamo lasciato quella.
Suonerai ad Artico Festival, di cui noi siamo media partner credo per la terza volta, che canzoni hai deciso di portare per l’occasione? Qualcosa di inedito?
Ci saranno diversi pezzi inediti e un live completamente evoluto.
Chitarra, Piano, Batteria, Violoncello, Sax.
Progetti futuri? È in arrivo un disco?
Suonare tanto e poi sì, è in arrivo un disco.
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