“Ferrari”, il nuovo singolo di Davide Papa, diventa metafora del fuggire da una vita che non ci appartiene e che, forse, non ci è mai appartenuta.
Dopo i precedenti singoli “Ombra” e “Sono Dio”, con “Ferrari” il cantautore milanese Davide Papa torna con un brano pop dal mood apparentemente spensierato ma che accompagna un testo molto importante. La storia di una prostituta vista dagli occhi esterni di chi riesce a immedesimarsi nel suo dolore e capire la sua solitudine: la Ferrari diventa la metafora della fuga da una vita non sua.
«Nello scrivere questo brano sono partito dal ritornello, sviluppando una tematica leggera dal punto di vista dell’ascolto, ma allo stesso tempo molto profonda. – racconta Davide Papa – Mi piace lasciare nell’ascoltatore la fantasia di potersi immergere nelle parole della canzone e immaginare quello che più lo fa sentire vicino al brano.»
“Ferrari” è scritta e composta da Davide Papa e arrangiata da Maurizio Cardullo con la supervisione di Simone Sproccati.
Leggi l’intervista.
Ciao Davide! Il 10 giugno è uscito il tuo nuovo singolo “Ferrari”, un brano pop dal mood apparentemente spensierato ma che accompagna un testo intenso. Qual è la storia che vuoi raccontare?
“Ferrari” parla della sofferenza di una prostituta nel vivere tutti i giorni una vita che non le appartiene, e viene raccontata attraverso gli occhi di chi riesce a comprendere e immedesimarsi nel suo dolore. Il tema della prostituzione è diventato ormai qualcosa di indifferente agli occhi della gente , ci siamo talmente abituati che risulta normale quello che succede tanto da non prenderla più come una situazione grave.
C’è stato un evento in particolare che ti ha portato ad immedesimarti nella donna di cui parli?
Quando scrivo un brano, spesso insieme alla melodia escono delle parole chiave che mi fanno immaginare qualcosa e così comincio a scrivere, e no, non c’è stato un evento in particolare che mi ha spinto a scrivere questo brano perché la prostituzione è un tema ricorrente che esiste da sempre.
La metafora della Ferrari che rappresenta la fuga da una vita che non senti tua, ha qualche traccia autobiografica? Ti sei sentito mai inadatto alla vita che stavi vivendo?
Il mescolare la leggerezza delle melodie con la profondità di un testo credi sia molto importante per la musica di oggi? E perché?
Spesso accade che le persone al primo ascolto vengano attratte principalmente dalla melodia e dal bit del brano, dopodiché dal testo, così ho pensato che dando leggerezza alla melodia il testo sarebbe risultato un po più leggero per coloro che fanno più fatica a digerire determinate tematiche in modo da catturare l’attenzione i più persone.
Durante il tuo percorso discografico hai avuto diverse esperienze con delle band, come i The Unders, fondata proprio da te. Come mai hai scelto di intraprendere poi la carriera solista? Ti ritieni più “libero” musicalmente e, magari, anche nelle scelte che fai?
Biografia.
Davide Papa, cantautore dall’anima rock, è nato a Milano ma grazie alla musica ha girato gran parte dell’Italia e dell’Europa. Prima di intraprendere la sua carriera da solista, ha suonato come bassista nella band Io?Drama e come chitarrista nei The Fire e negli Shandon. Infine, è stato frontman e fondatore dei The Unders, band alternative-rock milanese presentando nel 2015 il loro terzo album all’Alcatraz di Milano. Nel 2021 pubblica i singoli “Ombra” e “Sono Dio”.
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