Benvenuti in #Frittomisto, la vostra Caffellatte torturerà per voi con domande scomode, divertenti e sovversive, degli artisti scelti da lei ogni settimana
Frittomisto speciale Sanremo, un Sanremo in cui tutti -chi più chi meno- ripongono grandi speranze, aspettative. Si è parlato di cambio generazionale, di innovazione, di Bugo, del testo di Willy Peyote, della giovanissima Madame, di Fedez quasi squalificato, e non solo. Quindi non ci resta che goderci lo show, eccovi le aspettative e i pareri degli artisti di questa settimana!
MAYA
“Lascia stare” rappresenta I due punti di vista del corteggiamento; il diverso modo di vedere l’ altra persona, di sentirne la sua mancanza; tutto descritto in maniera empatica e tremendamente “real” da MAYA che, al suo esordio assoluto su Indieca Records, si fa portabandiera della Generazione Z.
Parliamo di Sanremo?
Passano gli anni ma festival di Sanremo rimane comunque un punto di riferimento per la musica italiana!
Permette ad ognuno degli artisti che partecipano di far conoscere la propria musica e allo stesso tempo conoscere il punto di vista musicale degli altri artisti in gara… Quindi viva la musica, ma soprattutto quella italiana 🌟
AELLE
Aelle nasce nella primavera del 2020, insieme ad un cumulo di canzoni frutto della quarantena, dopo anni di esperienze in svariate band del nord-barese. Aelle, pseudonimo di Alessandro Lauretti, si propone di raccontare storie di persone comuni.
Negli ultimi anni Sanremo ha cambiato volto, si sta avvicinando molto ai giovani e sta abbracciando generi che mai si sarebbero visti sul palco più ambito d’Italia fino a 10 anni fa. Sono molto contento della direzione che si sta prendendo perché finalmente Sanremo rappresenta la musica italiana (quasi) a 360°: c’è l’indie, c’è il rap, la canzone d’autore, il pop, la tradizione e l’innovazione, e questa edizione promette grande spettacolo. Nella settimana sanremense farò il tipo per Madame e Fulminacci, due giovanissimi che grazie al loro talento puro si stanno prendendo lo spazio che meritano.
FRANCESCO SAVINI
“Divano” è l’ultimo singolo di Francesco Savini tratta il tema del materialismo, ma più precisamente quello della vanità, Francesco affronta il vasto argomento e parla di tutto ciò che reputa superfluo. Penso che quest’anno il Festival di Sanremo si sarebbe dovuto annullare. Viviamo ogni giorno con l’ansia e l’incertezza di quando si potrà tornare a suonare dal vivo mentre i locali chiudono e i teatri non riescono a ripartire. Non trovo giusto che in una difficoltà tale venga data precedenza, in termini di attenzioni, ad un Festival piuttosto che ad un intero settore piegato in due. Al di là dell’esprimere il mio dissenso nella realizzazione di Sanremo2021, penso che ci siano molti concorrenti interessanti e che il Festival, negli ultimi anni, stia prendendo una vena sempre più fresca, il che mi rende felice. Lo seguirò comunque con attenzione, come ogni anno.
FORSE DANZICA
I Forse Danzica sono Matteo e Marco, studenti di lettere e chimica, amici fin dai tempi delle feste dei licei bergamaschi. Hanno iniziato a fare musica insieme lo scorso anno, durante una vacanza in Polonia. Da allora hanno pubblicato cinque singoli. Dal 2021 sono distribuiti da Believe e seguiti, per quanto riguarda l’art direction, da Studio Cemento.
Funerale e Immortali sono due piano ballad minimali che crescono di sezione in sezione fino a culminare in drop elettronici sintetici e in qualche modo riassuntivi del discorso, in cui si fanno i conti con il rapporto con la morte, le ambizioni, l’amore e i fallimenti.
Quest’anno sarà il primo Sanremo con un ricambio generazionale importante, e questa cosa è un’arma a doppio taglio. Potrebbe essere una spinta per un approccio diverso all’idea stessa di canzone o potrebbe essere la conferma di una riappacificazione intergenerazionale che renderebbe tutto molto meno interessante. Dipende tanto dai pezzi che porteranno “i nostri” e dall’accoglienza che riceveranno. In ogni caso credo che l’influenza del modello Sanremo faccia bene all’industria musicale, ma un po’ meno alla musica in sé, nel senso che, anche se in buona fede, ho l’impressione che Sanremo tenda ad appiattire il gusto e non è mai positiva come cosa. Credo sia paradossale che esista un Festival della Canzone che però pretenda implicitamente che le canzoni presentate al suo interno debbano avere tutte la stessa struttura e la stessa idea di fondo, al punto da permettere di parlare comunemente di “canzone sanremese”. Gli artisti però fanno bene ad andare perché comunque il festival ha una storia importante ed è una delle poche vie rimaste per campare di musica. E noi comunque lo guarderemo perché, quando c’è, è difficilissimo non farlo!
SHYEST WHISPER
Esce venerdì 26 febbraio 2021 Shyest Whisper, il nuovo singolo di Savnko.
Savnko è un giovanissimo producer milanese, classe 1996. Il brano anticipa un nuovo progetto in uscita per Pitch The Noise Records che vuole raccogliere tutte le insolite emozioni provate durante quest’anno altrettanto insolito: rabbia, incoscienza e voglia di tornare a una vera libertà, senza nessuna paranoia, paura o rimorso riguardanti la vita di tutti i giorni.
Sanremo per me è un mondo alieno, non lo guardo.
TRIZIO
Esce oggi venerdì 26 febbraio 2021 il nuovo singolo di Trizio.
Un nuovo capitolo che si muove tra funk, hip hop e cantautorato trasognato. Una descrizione accurata e ironica in cui si ritroveranno tutti coloro che stanno vivendo una situazione di stallo, in bilico tra i sentimenti che ci sta lasciando questo periodo complicato. Trizio crea un mondo con la sua chitarra e la voce lo scolpisce, e andrebbe avanti per sempre perchè si diverte a giocare così e, quel che è peggio, perchè ti fa muovere il culo cantando la fatica dell’esistenza. Guardo Indietro è il nuovo manifesto per tutti gli ultimi romantici indie.
Vedendo com’è andata l’anno scorso (meme a parte) credo ci sarà di che essere contenti quanto basta. Dico “quanto basta” perchè vabbè, dai, è pur sempre Sanremo. Sono curioso di sentire le cover di Battisti, e sono particolarmente speranzoso per Madame, Fulminacci, Willie Peyote e Ghemon. Anche Noemi mi intriga, soprattutto per la sua cover. Tra i Giovani faccio il tifo per Davide Shorty e Wrongonyou; quest’ultimo l’ho conosciuto dal vivo ed è veramente una persona fantastica.
DANIELE VINO
Carezze è il nuovo brano di Daniele Vino prodotto da Molla.
Dopo “Vita semplice” il cantautore sceglie il tema della dolcezza per descrivere la storia di un amore dove una carezza non è neanche più un gesto scontato.
Un racconto ottimista che parla in modo spontaneo e genuino di vita quotidiana e di primavera. Mettere un po’ la testa fra le nuvole e lasciarsi accarezzare dal vento e dal sole tiepido, una chitarra ed un morso ad un pezzo di cioccolato! Daniele di cognome fa proprio Vino e nella vita si occupa di cucina. Fra un piatto e l’altro, porta a tavola anche qualche canzone nuova. Ho trovato la selezione del festival di Sanremo di quest’anno molto interessante. Dando una prima occhiata ai testi mi sono già fatto qualche idea…sono super convinto che vincerà una canzone che ci farà sorridere .
RIVIERE
Quando ci accade qualcosa, ognuno reagisce in modo diverso. Ci capita di reprimere tutto, oppure succede di avere un bisogno disperato di annegare fin dentro l’ultima goccia di emozioni. Quello che cerco di fare, per controllarle, è fissare quello che provo, scrivendolo, facendolo diventare altro da me. Per questo esiste Riviere, un contenitore sicuro di esperienze e di pensieri.
Il mio rapporto con Sanremo è di lunga data. Non perdo una edizione dal 2007 quando vinse Simone Cristicchi con la bellissima “Ti regalerò una rosa” e ho apprezzato particolarmente le conduzioni di Morandi, di Conti e di Baglioni. Lo guarderò sicuramente anche quest’anno, per la meravigliosa orchestra e per gli altri colleghi che vi parteciperanno, autori e musicisti.
FOTOMOSSE
Dopo l’esordio con “Bene così”, la nuova scommessa di La Clinica Dischi e Revubs Dischi torna ad aprire il proprio Vaso di Pandora personale con un brano che sa di polaroid ingiallita, di sigarette consumate e di cuori che bruciano, fino a diventare cenere. Fotomosse ricalibra il fuoco del suo sguardo sul mondo e punta l’obbiettivo sulla somma dei suoi ricordi, chiamando per nome ogni angolo della memoria e mettendosi al sicuro dalle tempeste della nostalgia.
FOTOMOSSE traccia la linea di demarcazione tra passato e presente con un brano che già sa di futuro; “Come una festa” è il nuovo singolo del cantautore di stanza a Roma, fuori dal 26.2.2021: siamo tutti invitati
Sono curioso di vedere come si svolgerà quest’anno senza pubblico a causa della pandemia. Sarà triste vedere una situazione così.
DODICIANNI
Venerdì 19 febbraio è uscito “Mio padre scrive per il giornale“, il secondo singolo che anticipa il nuovo progetto discografico di Dodicianni. Il brano è intenso, in grado di abbracciare l’intero spettro delle emozioni umane, una serie di fotografie di una quotidianità fatta di silenzi e incomprensioni, frasi non dette e sentimenti potentissimi.
Sono preparatissimo, adoro Sanremo, da sempre. A casa ho ancora delle cassette che registravo da bambino per seguire tutte le serate. Credo che l’esibizione del 2001 dei Sottotono di “Mezze verità” l’avrò rivista 100 volte. Quest’anno edizione con dei nomi incredibili. Punto tutto su Francesca Michielin (sì sono di parte), Arisa (ardiaje), La rappresentante di lista e Colapesce/Dimartino. Da sempre da parte degli outsider, tifo Inter del resto. Tornando seri adoro davvero. Sanremo, è controverso da molti punti di vista, ma nella dicotomia tra chi lo ama e chi lo odia io sono tra i primi.
INTERVISTA DELLA SETTIMANA: FEDERICO FABI
“Al dente” è una ballad dolce e intima, che affronta con ironia tutti quei propositi che una persona di venticinque anni dovrebbe perseguire, anche se alla fine il tempo della canzone rimane costantemente al condizionale. “Un brano leggero e dolce che ho scritto circa 3 anni fa, poco dopo l’uscita del mio primo EP “Io e me x sempre”: infattiha un’impronta decisamente “indie”, se così si può definire lo stile di scrittura disimpegnato”.
– Ciao Federico che piacere averti qui con me oggi. Allora, partiamo dal tuo ultimo singolo Al Dente. Ce ne parli? Com’è nato?
Partiamo dal fatto che ‘Al dente’ non è il mio singolo preferito però alla fine è uscito fuori bene; una canzoncina molto semplice e delicata. È nata dopo una serata passata a parlare del concetto di responsabilità e crescita. Sono tornato a casa e l’ho scritta, forse per estraniarmi dal senso di colpa che cresce quando a venticinque anni ti comporti ancora come un sedicenne. Però giuro che sono cresciuto, ora cerco di sbucciarmi la pera da solo. Ci provo.
– Se dovessi scegliere un film, un libro e un oggetto da associare a Al Dente, cosa sceglieresti?
Ad ‘Al dente’ non so bene perché ho sempre accostato le peripezie di Desmond Hume e Penny, della serie Lost. Ci rivedo la stessa situazione, quella voglia di farcela e non farcela mai. Provare e riprovare fino allo sfinimento. È per questo che ho girato il video di ‘Al dente’ su una barca. In onore di Desmond Hume, e del suo amore disperato.
– Domanda del giorno, decisamente libera in realtà. Parliamo di Sanremo 2021?
Va bine, va bine. Parliamo di Sanremo.
Ho visto che c’è stata una bella rinfrescata e sono contento, ci hanno messo in mezzo anche Orietta Berti per riapparare la situazione. Furbetti maledetti. Spero per Colapesce e Dimartino, che fanno roba seria anche se non è esattamente il mio genere. Per le nuove proposte c’è Folcast o meglio Folcarelli, che è un ragazzo delle mie parti. Credo e spero che vincerà. Il suo repertorio e il suo stile non mi fanno impazzire ma dal nulla, d’emblée ha tirato fuori archi e violini e sai fai così mi sale la dolcezza nel cuore e ci casco. E sai che gli archi a Sanremo…
– Quali sono i tuoi progetti futuri?
Mio padre dice sempre “il futuro? Il futuro ce l’ho dietro le spalle”.
Rubrica a cura di Giorgia Groccia aka Caffellatte
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