Benvenuti in #Frittomisto, la vostra Caffellatte torturerà per voi con domande scomode, divertenti e sovversive, degli artisti scelti da lei ogni settimana
Oggi a Roma il sole splende, finalmente si respira aria di primavera, e, nonostante le restrizioni ancora presenti, gli artisti si preparano ai live (a numero nettamente contenuto), alle strimpellate e ai falò in spiaggia, e perché no, al consigliare ai nostri lettori una super playlist per affrontare la prossima imminente estete con leggerezza e buona musica, eccovi i risultati:
Sindrome di Ma
Esce il 22 aprile, in modo del tutto autoprodotto e auto distribuito HAI PAURA DEL BUIO?, l’Ep dei Sindrome di Ma.
Quattro ragazzi di meno di 25 anni, di orgine triestina, che scrivono, suonano, girano, disegnano, filmano, producono e fanno tutto da soli. L’autoproduzione, in questo caso, è più una scelta di libertà che una condizione di necessità.
Playlist:
Close To Me – The Cure
È un brano che con la sua commistione di suoni, riesce a trasportare la mente in piccolo spazio, quasi claustrofobico, dove il fiato sul collo è una sensazione irremovibile. Ritmo, colori, incisività, sono aspetti che abbiamo cercato di cogliere e fare nostri.
Sewn – The Feeling
Canzone con dinamica lentamente crescente, intensità emotiva che induce l’ascoltatore a lasciarsi completamente andare alla voce del cantante, forte e piena di emotività. La sinergia tra gli strumenti, con linee semplici e dirette, fa da padrona e ci ha stimolati a lavorare sulla coesione e il parlato tra tra basso batteria e chitarre.
If Not Now, Then When? – King Gizzard & The Lizzard Wizard
Un villaggio psichedelico ricco di melodie che si incrociano, dissonanze e una ricerca del suono che ci ha davvero colpiti. Con loro possiamo dire che l’Australia è vicina, anche nei testi che riguardano critiche e considerazioni sulla realtà che ci circonda.
Ilmostrodellaband
Tiziano Piu esordisce con il suo primo singolo solista dal titolo L’Abbandono che ci porta in un mondo tormentato e nostalgico, come se avessimo scoperto un vecchio disco dei tempi del liceo in un cassetto che avevamo dimenticato.
Deftones – My own summer
Amo i contrasti, in L’una estate dove la gente è spensierata e vorrebbe solo ballare io preferisco pogare e avere l’animo un po’ depresso.
Giuni Russo – Un estate al mare
Direi la canzone estiva più bella che sia mai stata scritta, perché il pop è una cosa seria. Connubio Battiato/Russo grandioso.
Fred Bongusto – Una rotonda sul mare
Gli anni ’60 non hanno eguali come qualità di brani estivi, questo è intenso e un po’ nostalgico ma a me piace così
Piccoli Bigfoot
Piccoli Bigfoot è un cantautore mutante con forte attitudine folk punk. Si è svegliato, dopo anni di coma, in un carcere di legno di massima sicurezza senza nessun ricordo del passato. Passa il tempo scrivendo e suonando canzoni per capire e ricordare la sua vera identità.Il suo nuovo singolo Prima gli immigrati.
Brunori Sas – Guardia ‘82
Con questa canzone ho scoperto Brunori sas e il suo incredibile talento cantautorale. E’ stato amore a prima vista anzi, a primo udito. Ogni volta che l’ascolto mi catapulto subito in quei momenti di spensieratezza al mare con i miei, prima della rivoluzione adolescenziale, quando tutto era più semplice e leggero. Grande Brunori.
Luca Carboni – Mare Mare
Questa canzone la sentivo sempre uscire dal jukebox da piccolo, quando guardavo i bambini più grandi di me giocare a puzzle bobble. Canzone che ascolto anche adesso che non sono più un bambino ma un bigfoot gigantesco e spietato. Epocale!
Sud Sound System – Le Radici Ca Tieni
Impossibile andare in Salento senza sentire nell’aria l’influenza reggae e i Sud Sound System. Terra del sole, del mare del vento! Aggiungerei anche delle feste in spiaggia aspettando l’alba e della burrata più buona che abbia mai mangiato. La Giamaica d’Italia. Bellissima.
Entropia
Gli Entropia sono un duo veterano della musica ambient e alternativa: hanno pubblicato
di recente il nuovo album, “Tales from Oumuamua”, prendendo spunto da uno strano
asteroide analizzato dagli astronomi di tutto il mondo.
La playlist dell’estate
- Senyawa “Istana” da “Alkisah” (2021)
Uno degli esempi più originali in circolazione di melting pot fra radici folkloriche estremorientali e suoni di matrice rock focalizzati su distorsioni deformate heavy doom.
- Maxwell Sterling “Eris” da “Turn of Phrase” (2021)
Il medioevo digitale raffigurato in questo brano elettronico in bilico fra barocco e canto gregoriano tecnologico, nuove trame sonore intrecciano passato e presente.
- Ziur “Antifate” da “Antifate” (2021)
Elettronica personalissima quella della produttrice berlinese Ziùr un brano dalle ritmiche scomposte e dai suoni avvolgenti e originali.
Sibode Dj
Sibode Dj vive da 38 anni dentro al corpo di Simone Marzocchi. La loro non è una convivenza pacifica.
Sibode odia Simone: non sopporta il suo modo serio di fare le cose serie; il suo fare il figo facendo l’attore, il compositore e il musicista con l’orchestra Corelli ed il Teatro delle Albe di Ravenna.
1 “twistin’ the night away” di Sam Cooke perché per me è una canzone sacra da festa e d’estate ci sono le feste.
2 “fase fattizia” di Teo Wise perché a quella festa quando ti ubriachi puoi cantarla per due giorni a fila
3 “siamo come le lepri” dei Camillas (versione compilation di Fermata 23) perché non è una vera festa d’estate se alla fine non piangi anche un po’, e questo ritornello fa piangere davvero.
Le Notti Bianche
Le Notti Bianche nascono in una notte d’estate e il nome è un chiaro riferimento all’omonimo romanzo dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij, ma richiama anche alla giovinezza e alle notti insonni. Il duo, accomunato dalla stessa passione per la vecchia e la nuova scuola cantautorale italiana e dai suoni dell’indie pop d’oltreoceano, inizia con la pubblicazione di alcuni singoli, tra i quali, “L’ultimo ballo”. Nel 2021 nasce il sodalizio con Revubs Dischi, che parte con il singolo “Inverno 3310”, e che ora è pronto a consolidarsi con la seconda tappa: “Una canzone che ti piace tanto”, in uscita il 7.5.2021.
Stadio – Acqua e sapone
Un evergreen che ci ricorda il film di Verdone, non può mancare nella nostra playlist estiva.
Califano – Un’estate fa
Un brano a cui siamo molto legati, infatti stiamo pensando di farlo in chiave “Le Notti Bianche”, no spoiler.
Marcella Bella – Nell’aria
La cantiamo a squarciagola in macchina dopo i concerti: culto.
Giunta
Rouge. Elettronica, atmosfere eteree e tappeti musicali che fanno fluttuare i pensieri dell’ascoltatore nei cieli. Liriche colte e sonorità preziose, caratterizzate da eleganti tinte elettroniche che si amalgamano tra loro. Questo è Giunta.
Tre pezzi per l’estate
I tre pezzi che scelgo per la mia playlist estiva raffigurano momenti magici che in questo momento, a causa della pandemia, mi mancano da morire.
La scenografia è una sola: una casa, tra amici, qualche bottiglia di troppo che non è mai di troppo, l’impianto giusto e tanta voglia di ballare.
La prima è “Peur des filles” de L’impératrice. Questa si balla con un bicchiere di vino bianco in mano in due (scegliere con cura il partner di questa canzone, è questione di sguardi da mantenere).
La seconda è in realtà una triade che va ascoltata come fosse un’unica canzone. Siamo nell’album “More Life” di Drake, iniziare dal brano 3 e arrivare al 5: “Passionfruit”, “Jorja Interlude e “Get It Together”. Nell’ultima troviamo Drake, Black Coffee e Jorja Smith; in ordine sono: il re delle classifiche mondiali, che bisogna approfondire per le canzoni che non vanno su in classifica pur trattandosi solo di arte (storia vecchia); uno dei producer più iconici della nostra generazione; una, se non la, voce più sexy dell’ultimo decennio. Non aggiungo altro.
La terza è “IknowhowIfeel” dei Parcels. Brano dalle vibes anni ’80, piroette su piroette di chi porta una gonna. Perfetta per il chill, per accompagnare una cena divertente e divertita, per testare la tua reattività nervosa alle 4 del mattino.
INTERVISTA DELLA SETTIMANA: AMA IL LUPO
Esce venerdì 16 aprile 2021 per l’etichetta Visory Indie (e in distribuzione Believe Digital) Appunti di vista, nuovo EP di Ama Il Lupo. Un nuovo capitolo definitivo per chi si sente un lupo, un animale da branco che, per una serie di eventi più o meno sfortunati, può diventare solitario. Ecco il capitolo definitivo del progetto solista di Amedeo Mattei.
Ecco cosa ci ha raccontato!
Come nasce la tua collaborazione con Visory?
Mi hanno contattato dopo l’uscita di Frigo, il mio secondo singolo. Gli era piaciuta un sacco. Stavano mettendo su la label Indie proprio in quelle settimane. Posso dire di essere un pioniere di Visory Indie.
Esiste ancora la necessità di racchiudere i brani in un EP o un disco? Perchè?
Se i brani hanno un filo conduttore, sonoro o di contenuto, credo si figo inserirli in un lavoro unico. L’ascolto di un disco rimane qualcosa di diverso rispetto all’ascolto di un singolo. Questo non cambierà mai, a prescindere dalla digitalizzazione.
In quale misura ti senti una rockstar? E chi sono le rockstar oggi?
Mi sento una rockstar quando sono su un palco. Adoro assaporare quell’adrenalina, coinvolgere e regalare quanta più energia e intensità possibili. Non scenderei mai. Però credo che oggi la figura della rockstar sia associata agli influencer.
Qual è il messaggio di “Appunti di vista”?
Sono i miei punti di vista, forti, sulle tematiche che hanno maggiormente caratterizzato la mia vita. Il messaggio mi piace lasciarlo alla libera interpretazione dell’ascoltatore.
Chi è Ama Il Lupo?
Un giovanotto di 37 anni, che dicono ne dimostri meno, ma che a volte se ne se ne sente qualcuno in più. Ho vissuto molto intensamente gli ultimi 15 anni, e rimango ancora un sognatore.
Quali sono i prossimi step del progetto?
Vorrei davvero dedicare i prossimi mesi a suonare il più possibile live i miei pezzi. Ho un po’ di canzoni pronte per lo studio. Ma vorrei godermi questo EP il più possibile.
What do you think?