Un fulmine a ciel sereno, un tuono, un colpo improvviso di grancassa in una biblioteca. Questo è quanto accaduto nell’etere romano la sera di giovedì scorso, quando sui 106.6, storica frequenza dell’altrettanto storica Radio Rock, ad affiancare la voce del noto speaker Matteo Catizone ha fatto irruzione la novità assoluta che risponde al nome di Nicola De Marco, in realtà già assorbito dalle migliaia di ascoltatori dell’emittente semplicemente come “il Kakisso”, nome d’arte che riporta immediatamente ai fasti dei grandi speaker radiofonici dei nostri tempi, da Linus a Fiorello, passando per Amadeus e Ringo.
Il Kakisso entra in punta di piedi ma ci mette un attimo a detonare in tutto il suo potenziale. Sessanta secondi ed ha già sparato la sua cazzata (sbaglia il numero delle lezioni del corso Radio Star già effettuate), ma sorvola sull’errore con la semplicità dei grandi veterani. Raccoglie consensi di pubblico, i messaggi sono tutti per lui. Sceglie tre canzoni, non è importante quali, avrebbe potuto mettere su qualsiasi cosa ormai. Saluta amici, zie, nipoti, cugine, la compagna, la cameriera del bar sotto casa, la cassiera del supermercato all’angolo, il fruttivendolo nordafricano di fiducia… Tutti! Chiamandoli quasi per nome, uno ad uno. Uso proprio del mezzo pubblico, ma chi se ne frega, lui è già nell’Olimpo dei grandi e può!
Un uragano, pochi minuti e la scena radiofonica della Capitale è squassata, scissa tra un prima ed un dopo Kakisso. Niente sarà più lo stesso.
Almeno fino a venerdì prossimo…
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