Esce il 31 Marzo 2023 l’omonimo album d’esordio dei Neventies, rock’n’roll band milanese attiva dal 2019 e formata dallo svedese Lars Cullin (chitarra e voce) e dagli italiani Michelangelo Zampolli (chitarra e voce), Luigi Castrovilli (basso) e Marco Ronconi (batteria).
I Neventies, quattro ragazzi in una bella stanza con dei buoni microfoni e tanta voglia di suonare. Il resto va da sé. In queste 10 tracce emerge la volontà di non volersi nascondersi dietro a post-produzioni o troppa tecnologia. Fare musica è quello che conta. “Neventies” è un disco rude, grezzo ma con tanta intensità.
Leggi l’intervista.
Per la prima volta sui nostri schermi i Neventies, band milanese. Come state ragazzi?
Tutto bene grazie, ora siamo un po più tranquilli dopo l’uscita dell album
Siete il frutto dell’incontro tra due culture, quella italiana e quella svedese. Ci raccontate com’è nato questo vostro progetto?
Lars e Michelangelo si sono incontrati in America mentre erano li per suonare. Al primo sguardo hanno capito che avevano lo stesso spirito rock n roll e hanno deciso di iniziare un percorso artistico insieme, percorso che è poi diventato NEVENTIES
Anticipato dal singolo “Come on down”, è da poco uscito il vostro primo album omonimo. Qual è il file rouge che tiene unito ogni singolo brano di questo disco?
Beh di sicuro lo spirito rock n roll aleggia come un ombra su tutti I brani, quello spirito un po menefreghista che oggi manca un po, Ma in fin dei conti l’album parla della vita e di tutto ciò che accade durante la quotidianeità bella o brutta che sia, eccitante o noiosa.
Perché definite il vostro rock ‘n roll “sporco, sensuale e diretto?”
Non abbiamo filtri, si può intuire da canzoni come fuck off o I’m not the one. Non cerchiamo di piacere per forza, non siamo parte della mentalità dell’apparire. Cerchiamo di toccare le sensazioni più nascoste delle persone, quelle che molti nascondono ma che poi in fin dei conti tutti abbiamo.
Rifiutate qualsiasi tipo di tecnologia e post-produzione lasciando come protagonista il suono puro e vero dei vostri strumenti. Perché?
Il concetto dei Neventies è questo. Non abbiamo bisogno di un milione di tecnologie diverse per far suonare I nostri strumenti. E’ tutto dannatamente basilare che non serve nient altro se non 4 ragazzi e un garage. Abbiamo iniziato tutti così da adolescenti. Volevano tornare a quel mood, a quelll’environment creativo
La copertina è adorabile. Di chi è stata l’idea?
Ci abbiamo lavorato un po tutti, è stato più un processo di trial and error, perchè non avevamo una idea ben definite in mente. Fino a quando non abbiamo visto per la prima volta questa cover. Abbiamo capito subito che ricreava perfettamente il mood della band
Se doveste dedicare quest’album ad un artista in particolare, chi sarebbe?
Beh abbiamo tutti background musicali diversi, difficile trovare un artista di riferimento in questo contesto. Forse il vero artista a cui dedicare questo album è il nostro produttore Eike Freese, che ci ha aiutato con questo progetto non ostante lavori con artisti del calibro di Deep Purple, stu Copeland e unam area di altri nomi.
Grazie ragazzi e in bocca al lupo per tutto. Dedicateci un saluto speciale.
Crepi il Lupo e grazie a voi, vi aspettiamo on the road per divertirci insieme e creare un po di rock n roll.
Intervista a cura di ANDREA PASQUALINI.
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