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Quando ho incontrato TGP: Galil3o

Termini, il nuovo singolo.

Intervista a cura di Giorgia Groccia

Si chiama Termini ed è il nuovo singolo del cantautore romano Galil3o, su etichetta Noise Symphony/ distribuzione Pirames International, disponibile dall’8 Novembre in esclusiva Spotify e dal 12 su tutte le altre piattaforme digitali.

Ma perché dedicate canzoni sempre alle ragazze che vi lasciano?!” Questo commento, lasciato sotto il video del mio primo singolo Parte di me, mi risuonò nella testa fortissimo. “Aveva ragione!”. Così Francesco Galioto, in arte Galil3o, racconta la genesi di Termini, un brano dal piglio ironico e scanzonato ma con un’energia prorompente e un sound decisamente accattivante.

Termini è un viaggio in metro nella capitale, ma anche un viaggio all’interno della propria storia personale. “Quella stronza mi ha lasciato, ma non canterò di lei”. E’ l’incipit con cui parte il brano. L’artista romano mette subito le cose in chiaro, non si ha tempo di rimuginare, è l’ora di prendere coraggio e rimboccarsi le maniche: è lunedi, e oltre il lavoro soprattutto si viaggia verso nuove opportunità.

 

 

Noi di tgp abbiamo incontrato l’artista, eccone il risultato:

 

“Termini” è il tuo ultimo singolo: ci racconti la genesi del brano? 

L’idea della canzone nasce su di una riflessione fatta una mattina come tante mentre andavo a lavoro, usando la metro C, mi sono chiesto perché mai dovevo scendere a San Giovanni prendere un’altra metro per arrivare a Termini. La domanda è stata: “ perché la metro C non ferma a Termini?”. In quel preciso momento, come in un uno dei migliori film, una ragazza carinissima, mi ha sorriso… Queste situazioni mi hanno ispirato insieme ad un commento ricevuto proprio la mattina stessa sotto il video di una mia canzone: “ma perché dedicate le canzoni alle stronze che vi lasciano?”. In effetti aveva ragione, così è nata Termini.

Il sound del brano è rinnovato rispetto ai brani precedenti, com’è cambiato Galil3o da “Parte di me” ad oggi? 

Non mi sento cambiato, sento che piano piano sto prendendo la strada che ho sempre avuto chiara dentro di me. La parte più ostica è stata quella, prima di condividerla con il mondo, poi di riuscire a farla apprezzare e “digerire” a chi oggi mi aiuta quotidianamente nel portare avanti il mio progetto. Colgo l’occasione, anzi, per ringraziare la mia Band che mi accompagna ormai da tanti anni, la mia SMM Alessandra Turriziani di Etichette Digitali, Andrea Guastadisegni e Luigi Di Chiappari che hanno prodotto e arrangiato il brano, che poi è stato Masterizzato da Francesco Tosoni dell’Etichetta Noise Symphony, che con il suo team ha scommesso su di me e come accennato precedentemente, credono nel progetto e mi aiutano nel portarlo avanti! Insomma forse il vero cambiamento è che ora ci sono persone, oltre me, che credono e mi supportano in quello che faccio. Non è poco!

 

 

“Come inseguo l’amore” è una delle frasi più incisive all’interno del testo: se dovessi definirlo con tre aggettivi questo amore, come lo definiresti? 

Eccola! la terza domanda è sempre la più difficile! Difficilissima questa, vediamo… PASSIONALE, SORRIDENTE, CONFORTEVOLE.

Il videoclip di Termini è decisamente didascalico, finalizzato alla descrizione a sfondo ironico dell’intera situazione: com’è stato per te essere protagonista non solo del brano ma anche del clip?

Divertentissimo! Mi ci sono immedesimato di sana pianta! Infatti, mi capita spesso di domandarmi delle tante persone che incontriamo cosa facciano nella vita, dove andranno, se sono sposate, single, convivono, se stanno partendo per un viaggio… Sono una persona molto curiosa e mi piace fantasticare sulle possibili storie, che possono nascere da semplici incontri. Con l’aiuto di Egidio Amendola di MIDRIA, regista del video, e della brillante attrice Giulia Piermarini, abbiamo voluto rappresentare ironicamente parte di quanto viene già descritto nella canzone e parte di quello che ci siamo immaginati accadesse da un breve e fugace incontro in treno tra due ragazzi…

 

 

Quali sono i tre album di riferimento che ti hanno cambiato la vita e perché?

Anche la quinta domanda di solito è complicata, infatti!!! Come faccio a sceglierne solo tre? ci provo:

1- Viaggi e Intemperie di Ivan Graziani perché lui è un maestro a cui mi ispiro moltissimo. Riesce a farti viaggiare con le sue parole e catapultarti nelle “scene” delle sue canzoni, sempre con una sottile ironia ed un’immancabile vena rock ‘n roll.

2- Va bene, Va bene così di Vasco Rossi, perché è il primo cd di Vasco che ho ascoltato e comperato. Anche lui mi ha aperto un mondo! Riuscire con concetti semplici ad essere profondi, senza mai cadere nel banale, penso sia proprio il culmine di chi vuole fare questo mestiere: il cantautore! Anche qui Rock ed ironia, non sono da meno.

3- The Blues Brothers SoundTrack, per non parlare del film che è anch’esso uno dei miei film preferiti! Avevo la cassetta, anzi era di mio papà, e durante i viaggi in macchina l’ascoltavamo sempre fin da quando ero piccolino. E’ stata questa cassetta che mi ha fatto conoscere tutto il mondo del soul e del rhythm ‘n blues, mondo al quale sono tuttora legatissimo.

Poi Battisti, Battiato, Dalla, Califano, Gaetano li lasciamo fuori?!?

Quali sono i tuoi progetti nel futuro prossimo? 

Sto già lavorando ai prossimi brani, ed al disco che vorrei far uscire il prima possibile. Ci sto lavorando duramente da tempo, ma per fare le cose fatte in un certo modo, ci vuole pazienza. TANTA PAZIENZA. Nel contempo spero di suonare e far conoscere la mia musica il più possibile, siete ufficialmente invitati al mio prossimo live!

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