A Padova non esiste estate senza il festival indipendente Sherwood, un mese di concerti ed incontri per tutti i gusti. Giovedì 4 luglio ad esibirsi sul palco della foresta è stato Gazzelle, cantautore romano amatissimo dai più giovani – che ha scelto di ritornare nella città veneta in occasione del suo Estate 2024 Tour, dopo esserci già stato lo scorso 8 marzo 2024 presso l’Arena Spettacoli Padova Fiere.
Sale sul palco, dopo Irbis in apertura, e ci rimane per due ore, le quali – per citarlo – sembrano durare “mezzo secondo” grazie alla scaletta ben strutturata ed arricchita da una novità rispetto ai tour precedenti. Il concerto parte carico con Meltinpot seguita da Fottuta Canzone, sulla quale, data la sonorità pop-punk, è veramente difficile stare fermi.
L’atmosfera che si respira è calda, giovanile, i telefoni alzati e le voci che cantano, il pubblico che lo accoglie a braccia aperte e Gazzelle che, lo si capisce dalle prime parole che rivolge al pubblico e dai continui ringraziamenti, ricambia. Una canzone dietro l’altra, alternando dischi più recenti a quelli più vecchi, si arriva velocemente alla piccola sorpresa di questo tour estivo: sul palco si spegne il gioco di luci che fino ad ora ha fatto da sfondo ed unica scenografia per lasciare entrare il pianoforte, suonato dal maestro Ettore Mirabilia. Voce e piano, non serve altro.
Tre canzoni, Greta, Sayonara e Scintille, che assumono una veste più intima e delicata sotto il cielo sereno e stellato. La risposta e l’affetto del pubblico a questo regalo è forte, non solo attraverso agli applausi, ma anche grazie alle voci che cantando all’unisono insieme a lui, adattandosi e diventando più tenue e leggere.
Le luci si riaccendono, l’energia torna quella di prima ed esplode in brani celebri come Meglio così e Sopra. Gazzelle è sicuro e divertito, coinvolge e chiacchiera, il suo accento romano lo caratterizza così come gli occhiali da sole sempre presenti; è felice di essere su quel palco dopo sei anni, come afferma lui stesso in più occasioni, nonostante i cambiamenti e l’evoluzione nel corso di questi.
Probabilmente il Gazzelle del 2015 non si sarebbe aspettato di tornare anni dopo da solo, con migliaia di persone per lui, a cantare un brano presentato a Sanremo. Questo però è successo, siamo quasi a fine concerto e Tutto qui risuona dolce tra La prima canzone d’amore e Punk (che dà il nome al suo secondo album).
Tutto si spegne, piccola pausa ed il cantante torna sul palco per il bis accompagnato dall’amico e chitarrista Claudio Bruno sulle note di Quella te: è un inizio lento che va in crescendo e che esplode con la canzone finale, Tutta la vita, accompagnata da luci rosse e coriandoli sparati in aria, unico effetto speciale di tutta la serata, che come un lungo abbraccio permettono a Gazzelle di salutare il suo caloroso pubblico.
E’ stata una serata molto piacevole, un sali e scendi tra ballad nostalgiche e brani più energici gestito molto bene, mai stancante e mai di troppo. Il tour proseguirà per tutta l’estate fino ad arrivare ai grandi appuntamenti di giugno 2025, al Circo Massimo di Roma e allo Stadio San Siro di Milano, che, certamente, saranno un successo.
SCALETTA
1. Meltinpot
2. Fottuta canzone
3. Però
4. Lacri-ma
5. Sbatti
6. Vita Paranoia
7. Scus a
8. Settembre
9. Coprimi le spalle
10. Greta
11. Sayonara
12. Scintille
13. Idem
14. Meglio cosi
15. Zucchero filato
16. Sopra
17. Flavio
18. SMPP (stavi male pure prima)
19. Una canzone che non so
20. La prima canzone d’amore
21. Tutto qui
22. Punk
23. Mezzo secondo
BIS:
24. Quella te
25. Non sei tu
26. Tutta la vita
A cura di Sara Francinelli
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