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Gli Indastria ci raccontano il loro nuovo album dal titolo “Babbeo”

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É uscito sabato 27 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco degli Indastria, dal titolo “Babbeo“. Un nuovo e definitivo capitolo per il progetto made in Veneto, che parla del caso umano che è in ognuno di noi, un disco tragicomico con pezzi a volte esplosivi, trainati da un circo di trombe, ritmi in levare e cori sgangherati e a volte più cantautorali, con arrangiamenti che guardano agli anni Settanta.

E a partire dal loro nome, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro.

Come prima cosa avete voglia di raccontarci come avete scelto il nome della vostra band?
Correva l’anno 2008, l’idea era quella di creare musica cattiva ma divertente, strana ma interessante che potesse essere un’ottima colonna sonora del cartone animato “Conan il ragazzo del futuro”, ma solo per le parti relative alla città di Indastria. Poi ci siamo evoluti noi e la nostra musica, ma il nome l’abbiamo tenuto perché quel cartone comunque è un capolavoro

In ognuno di noi vive un caso umano. In che modo si palesa quello che vive dentro gli Indastria?
Semplicemente noi non lo nascondiamo. Dici bene che ognuno di noi ha aspetti da caso umano, e spesso li nascondiamo per apparire più forti e belli. Noi invece li mettiamo in luce, li mescoliamo con un sound divertente e piacevole, ed ecco che il caso umano non è più qualcosa da nascondere, ma da mostrare con tutti i suoi colori. Forse è proprio per questo che la gente ci vuole bene

Come avviene la suddivisione del lavoro nei vostri progetti? Avete dei ruoli ben definiti o “tutti fanno tutto”?
Cerchiamo di suddividerci i compiti in base alle competenze: c’è chi gestisce i social, chi trova i contatti per le date, chi risponde alle domande sui siti di musica. Per quanto riguarda le canzoni, solitamente Mattia e Francesco sono i più attivi nel generare testi e musica, che poi viene inquadrata da Nicolò e confezionata da tutti.

Alle spalle avete ormai diverse pubblicazioni. Quale è stato, secondo voi, il pezzo più riuscito di sempre?
Dipende dal contesto: nella situazione live il pezzo più riuscito di tutti è sicuramente “Come Mi Vizi”: dopo un nostro concerto la gente la continua a canticchiare per giorni. Per quanto riguarda lo streaming e il magico mondo del web, il pezzo più riuscito è “Orso Polare Droga”, che nonostante abbia 13 anni, vanta fans tanto sfegatati da avergli dedicato un passo montano, ed è uscito un film americano che ha preso ispirazione dalla canzone (quest’ultimo fatto non è vero, ma il passo montano sì). Considerando tutto, invece il pezzo migliore per noi è “Ambrogio”: un vero concentrato degli indastria attuali. Diverte, ci diverte e nessuno può restarne indifferente

Avete qualche live in programma per l’estate?
Ci stiamo godendo il Babbeo Tour che durerà tutta l’estate. Poi coi primi freddi ci rinchiuderemo ancora in sala prove per mettere a terra le 4-5 idee che abbiamo in testa, e chissà che per l’anno prossimo non sentiate ancora un nuovo album

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