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Gli Zero5 ci raccontano il loro nuovo singolo “Io non sono qui”

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I quotidiani fatti di cronaca, raccontati con voluta esasperazione da ormai tutti i media, ci raccontano di un mondo cinico, violento, contradditorio. Perché a volte si può trovare anche tenerezza in gesti violenti. “Io Non Sono Qui”, il nuovo singolo degli Zer05, è proprio su questo confine.

Parla di un episodio violento, commesso senza particolari motivazioni, senza un vero e proprio senso. Vuole far emergere il senso di frustrazione di quando ci si rende conto della gravità di un gesto compiuto ma, contemporaneamente, anche l’ingenuità di averlo fatto. Un’ingenuità così marcata da trasformarsi quasi in giustificazione e assoluzione.

“Una canzone sospesa fra riff potenti che strizzano l’occhio all’hard rock e incisi che vogliono virare verso un funk molto sporco. Un testo a volte drammatico e a volte ironico con il protagonista che gradualmente capisce la gravità della sua colpa e che nessuna giustificazione potrà mai salvarlo. E allora l’unica strategia possibile è non ammettere mai nulla e quindi: Io non sono qui”.

C’è un evento specifico che ha ispirato la storia narrata nel testo?

Viviamo in provincia, dicono pure una delle più sicure d’Italia così che, quando accadono fatti di cronaca nera, fanno particolarmente rumore. Un brutto fatto accaduto durante l’inverno del ‘22, inizialmente inconsapevolmente, si è impossessato di questo brano che abbiamo messo in cantiere a partire dalla primavera successiva.

Com’è stato il processo di realizzazione del brano?

Come spesso ci accade, arriva prima la musica, la scelta degli accordi che influenzano l’atmosfera del brano. Abbiamo registrato un primo demo partendo dalla chitarra ritmica e poi ci abbiamo aggiunto tutti gli altri strumenti. Alla fine è arrivata la melodia e le parole.

Quali sono stati i momenti più memorabili della vostra carriera finora?

Come rispondono a queste domande quelli bravi: i momenti più memorabili sono quelli che devono ancora avvenire, il meglio deve ancora arrivare.

Quali sogni avete ancora da realizzare come band?

Quello di arrivare un giorno a dedicare ancora più tempo ed energia alla musica ed alla band. In attesa di questa possibilità ci concentriamo nel produrre, migliorare e continuare a fare il nostro percorso musicale.

Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo anno?

Trovare qualche festival o manifestazione dove poter suonare ed essere costanti, avere la possibilità di una nuova sessione in studio per altri brani.

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