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Non preoccuparti se “Hype Aura”, ci pensano i Coma_Cose [Recensione]

Venerdì 15 marzo è finalmente uscito “Hype Aura”, l’attesissimo primo album del duo milanese Coma_Cose, composto da Fausto Lama e California.

Il disco, pubblicato per l’etichetta indipendente Asian Fake e prodotto dal duo Mamakass, arriva a distanza di circa due anni dall’Ep d’esordio Inverno Ticinese (2017) ed era stato anticipato dai singoli Via gola e Granata. In copertina Fausto e Francesca sono protagonisti di un abbraccio, si danno forza a vicenda quasi con l’intento di vincere la paura, del resto Hype Aura si legge “Hai paura”.

I Coma_Cose nascono a Milano dall’incontro di Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano nei primi mesi del 2017. Testi basati su giochi semantici letterari e sound che affonda le proprie radici nell’hip-hop anni novanta e nel cantautorato italiano, sono questi gli elementi caratteristici della loro scrittura. Anche in questo nuovo album, dunque, non potevano certo mancare i giochi di parole e gli incroci verbali tipici del duo, mentre dal punto di vista melodico i brani suonano più pop rispetto al lavoro precedente.

L’apertura è affidata a Granata, singolo attualmente in rotazione radiofonica, frizzante e vivace ma che forse richiama troppo la loro hit “Post-concerto”: “Assorbiti dai mille input che viviamo è necessario spegnere tutto e accendere la musica, impugnare le bacchette e suonare la batteria allontanando per un attimo tutti i problemi”, ha raccontato il duo. Mancarsi, la seconda traccia, è una ballata romantica e allo stesso tempo commovente, probabilmente il pezzo più riuscito e profondo del disco: “Che schifo avere vent’anni, però quant’è bello avere paura!”, esclama Cali nel ritornello tutto da cantare a squarciagola. Beach Boys Distorti rappresenta certamente un’altra parentesi positiva, contraddistinta da un vero e proprio hip-hop targato anni novanta (nel pezzo le casse rotte gracchiano per davvero). Altre peculiarità della composizione del duo sono le punchlines (letteralmente “rime pugno”), ovvero le “rime bizzarre” che contrassegnano il primo singolo estratto Via Gola. Ai Coma_Cose piace spesso e volentieri rivisitare a modo loro versi celebri dei grandi cantautori italiani del passato, così il successo degli anni ottanta firmato Donatella Rettore si trasforma automaticamente in “dammi una lametta che mi taglio le vene-rdì” (A Lametta). Nel secondo blocco dell’album (il cosiddetto “Lato B” del vecchio vinile) i toni si abbassano ed un piano elettrico vintage e malinconico si prende la scena nell’altro brano, intonato quasi totalmente da Fausto, dedicato a Milano e più in particolare al tempio di S. Sebastiano. Si prosegue su binari ancor più psichedelici e sperimentali, fino a giungere a quello che è l’epilogo del lavoro discografico, una traccia di poco più di due minuti semi-strumentale: se è vero che non figura una vera e propria title track, nel pezzo conclusivo Intro viene più volte ripetuto il titolo del disco.

Con Hype Aura i Coma_Cose hanno portato una ventata di freschezza ed originalità nel panorama musicale italiano, rispettando i pronostici della vigilia.

Tracklist:

Granata
Mancarsi
Beach Boys Distorti
Via Gola
A Lametta
S. Sebastiano
Mariachidi
Squali
Intro

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