Il 10 giugno è uscito per Le Stanze Dischi il primo singolo del progetto Megattera. Whale è un brano progressive soul evocativo ed etereo che accosta al cantato in italiano un sound dal sapore più internazionale. Scritto da Marianna (voce) nel corso di un viaggio, ha come tema la riscoperta di sé e il viaggio interiore.
Chi sono i Megattera nella musica? Chi sono invece Marianna e Maurizio nella vita di tutti i giorni?
Marianna e Maurizio nella vita e nella musica non sono troppo distanti, visto che oltre a collaborare siamo anche una coppia. Quando siamo nel nostro stato di grazia ci completiamo e integriamo a vicenda. Quello che per noi è importante è la genuinità: la musica deve rappresentare chi siamo realmente, la nostra essenza.
Quali sono secondo voi i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Sono tantissimi i progetti che seguiamo con interesse: Davide Shorty, Studio Murena, Nu Genea, Ghemon, Marco Castello, Lamo, Ainé, Mace, Joan Thiele, David Blank, Ginevra… e poi seguiamo sempre Cristina Donà e Joe Barbieri, che sono artisti che stimiamo e apprezziamo da tempo.
Quali sono gli elementi ricorrenti nella vostra musica?
In questi primi brani, è molto importante l’ispirazione naturale, che trova spazio nei testi e anche nei suoni. Un’altra nostra caratteristica è quella di alternare momenti molto melodici a parti in cui la voce si fa quasi parlata per assecondare le suggestioni del testo. Dal punto di vista musicale, possiamo dire che i nostri brani nascono quasi sempre da un riff forte o da un ritornello particolarmente incisivo, sono un po’ i nostri punti forti.
Qual è il messaggio di “Whale”?
La canzone parla di quella capacità umana di far morire parti di Sé per rinascere a nuova vita. L’animale-guida del titolo, la balena appunto, ci porta a immergerci in noi stessi per ascoltare la nostra voce e i nostri desideri. È un brano intimo ed evocativo che ci auguriamo possa far viaggiare con la mente chi lo ascolta.
Progetti per la seconda metà del 2022?
Dopo “Whale”, abbiamo 2 brani già in master e altri 4 in varie fasi di lavorazione. Stiamo per ultimare le voci di un trio di brani molto più groovosi e che si discostano dalle atmosfere sognanti ed evocative di “Whale” per sconfinare in sonorità più funk. La produzione sarà sempre di Raffaele “Rabbo” Scogna, col quale è nata una bellissima sinergia personale ed artistica.
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