3 giorni, 3 palchi e più di 15 tra concerti e dj set fino a tarda notte. La Festa di Dischi Sotterranei avrà finalmente luogo, dopo una pandemia globale e le difficoltà del settore, dal 26 al 28 novembre a Padova: la resistenza musicale della provincia finalmente riunita, una linea up d’eccezione.
Ogni giorno vedrà un aperitivo con ingresso gratuito presso la Casetta Zebrina e con relativo concerto acustico showcase. La serate del venerdì e sabato saranno al CSO Pedro, dalle 21:30 con una carrellata di 6-7 band a sera e dj set fino a tarda notte, a cui seguirà un brunch domenicale, ancora ad ingresso gratuito, in Casetta Zebrina. I biglietti per gli eventi @ CSO Pedro saranno disponibili a 10 euro solo in cassa per la serata singola, 15 euro per il venerdì e il sabato.
Tra i protagonisti anche i Planet Opal, un progetto di musica elettronica italiana formato da Giorgio Assi (produttore, sintetizzatori e voce) e Leonardo De Franceschi (batteria e percussioni).
1. Come nascono i Planet Opal e che cosa c’entra la Corsica?
I Planet Opal nascono proprio in Corsica. Io e Leo, dopo anni passati a suonare insieme in più progetti e dopo varie vicissitudini che ci hanno costretto a fermare quello su cui stavamo lavorando, ci siamo ritrovati in due. Dopo un discreto lasso di tempo passato nell’incertezza e nel tentativo di rimettere insieme qualcosa di nuovo, abbiamo deciso di isolarci dal mondo e provare a scrivere musica come unica attività per tre settimane. Avendo io (Gio) dei parenti alla lontana francesi che vivono in Corsica, abbiamo pensato che un’isola sarebbe stata un’ottima opzione per farlo, quindi abbiamo chiamato Laurent (cugino di mio padre) e Jacqueline, per spiegargli cosa volessimo fare e loro ci hanno proposto un cottage di montagna a Cartalavonu, sopra Porto Vecchio, che a settembre sarebbe stato libero per ospitarci.
Messo insieme un piccolo equipaggiamento da studio siamo partiti con un traghetto per raggiungere l’isola e ne siamo tornati con un disco. La storia poi diventa molto lunga, ma per ora fermiamoci pure qua.
2. Come descrivereste la scena elettronica in Italia? Vi sentite effettivamente parte di una scena?
La “scena elettronica Italiana” è un termine molto ampio per poter fare una descrizione soltanto. Le vere scene si sviluppano in spazi più piccoli di uno stato, tipo nelle città. La scena underground, quella più legata alla cultura del sound- system, è forte in alcune città d’Italia. Per entrarci a contatto (davvero) devi mettere il becco fuori di casa e sporcarti le scarpe a qualche rave o in qualche locale, cosa che non puoi fare tenendo i pollici sullo schermo. Lì è dove quell’entità che è il suono, trova ancora nutrimento sano e costante. Lì è dove avviene lo scambio e la rigenerazione ciclica, ed è da lì che successivamente, il mercato discografico ne nota i succosi frutti e cerca di riprodurli in modo sistematico e innaturale. Il pop è una conseguenza dell’underground dopotutto, ogni cosa emerge dalle profondità in cerca della luce per poi essere distrutta e nascere ancora. Grazie a questo processo si creano molte sfumature nella musica elettronica e l’Italia ne ha sicuramente di svariate. In una parola? Frammentata. Detto questo, non ci sono solo i due poli, in mezzo c’è molto altro e penso che il nostro progetto si posizioni da qualche parte in questo spazio.
È difficile dire se ci sentiamo parte di una scena qua in Italia se dovessi rispondere ora direi di no, però siamo appena arrivati. Una vera scena è restia, diffidente e molto selettiva inizialmente, ma se riconosce il vero allora è amore. Molta della musica che ispira i nostri lavori comunque viene da fuori, Francia, Belgio e Germania, direi che forse è lì che ci sentiremmo più a casa al momento.
3. Come avete sfruttato il tempo in più concesso dalla pandemia?
In nessun modo in particolare. Facendo musica siamo soliti impegnare la maggior parte del nostro tempo creando. Con la pandemia la percezione del tempo si è espansa, ma anche i ritmi di vita si sono riadattati e hanno creato nuovi equilibri e proporzioni. Il tempo è sornione.
4. Progetti futuri?
Fare altra musica e suonare dal vivo.
www.dischisotterranei.com
https://www.facebook.com/events/4535659893123828
Venerdì 26
dalle 18.30 @ Casetta Zebrina: Vipera (showcase)
dalle 21.00 @ CSO Pedro: Orange Car Crash, Kick, Vanarin, Ulisse Schiavo, New Candys, Halley DNA, Planet Opal + DJ-set Planet Opal
Sabato 27
dalle 18.30 @ Casetta Zebrina: Roncea (showcase)
dalle 21.00 @CSO Pedro: MIVERGOGNO, Baobab!, Pietro Berselli, Visconti & The Giallorenzos, Jesse the Faccio, Laguna Bollente, Post Nebbia, + DJ-set Exit Exit, un secret show
Domenica 28
dalle 11.00 @ Casetta Zebrina: brunch con DJ-set by 6Grida [Dischi Sotterranei Residente]
dalle 16.00 @ Casetta Zebrina: Talk
dalle 18.00 @ Casetta Zebrina: Secret Show
INGRESSO
‣ No prevendita
‣ Casetta Zebrina: eventi ad ingresso libero
‣ C.S.O. Pedro:
– Prima delle 21.00: €5 per giorno
– Dopo le 21: €10 per giorno
– Abbonamento 2 giorni: €15
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