Ascoltare questo disco durante l’ennesimo isolamento dopo un probabile contatto con positivo fa male, malissimo. Un nuovo stop alla mia vita, una nuova sospensione che non fa che portare oscurità. Sacred Erotic è l’album d’esordio di Anna Soares, e suona come una pugnalata, come la nostalgia per i club berlinesi che non abbiamo mai frequentato, come il rimpianto di non aver mai esplorato le infinite possibilità che ci sono presentato. Sacred Erotic è un disco ad alta carica erotica, già dichiarato nel titolo, perchè è impossibile procedere nell’ascolto senza sentirsi incredibilmente sexy, anche se mi ritrovo qui a casa in pigiama come una scema, anche se sto esplorando la solitudine, anche se non mi sono mai sentita sexy davvero. Sussurri elettronici si insinuano inevitabilmente nelle orecchie e ti costringono a continuare, persino se la musica elettronica non è mai stato il vostro forte.
E’ un gioco di potere, è bdsm musicale, ed è bellissimo. La cantautrice e producer, madre quindi della BDSM Music, crea un percorso che celebra la sacralità dell’universo sessuale, toccando tematiche come la sapiosessualità, l’ipnosi erotica, dominazione e sottomissione, la potenza dello spirito femminino, la connessione intima che porta all’evoluzione interiore. Ogni brano compone un universo sonoro a sé, toccando trip hop, future garage, elettronica cantautorale, senza mai chiudersi in degli schemi predefiniti, sia vocalmente che a livello compositivo. Un tunnel oscuro da cui è impossibile riprendersi, un mondo nuovo che speriamo davvero che Anna Soares ci porti ad esplorare di nuovo. Un ottimo esordio.
Anna don’t starve us.
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