Esce martedì 9 Novembre, il nuovo singolo di Munendo, “Zanzare”. Il brano, distribuito da Artist First, risulta sicuramente allegro ma nasconde l’incapacità di distrarsi dai pensieri ossessivi e terrorizzanti che ognuno ha. Che si tratti di pace nel mondo, di questioni calcistiche o di fette di ananas sopra una pizza, ogni persona ha una sua idiosincrasia con qualche concetto che, una volta entrato in testa, impedisce di rilassarsi e addormentarsi tranquillamente.
-Proviamo un gioco: 3 parole per descrivere “Zanzare”!
Rotolante, ciclica, imprevedibile
-Hai mai pensato ad una versione acustica di questo singolo?
Mi capita spesso di portarla in versione acustica, anche se mi avvalgo di una loopstation quindi non è esattamente una veste intima. Chiaramente va interpretata in maniera leggermente diversa perché c’è meno impatto sonoro, ma a volte la veste acustica può arrivare più direttamente a chi ascolta.
-Nel testo parli anche di paure ed incertezze: qual è la tua paura più grande?
Sono pieno di paure. Dal non essere compreso, passando per la paura del fallimento, fino ad arrivare alla paura di essere ignorato. Credo che ognuno abbia la sua paura e che il primo passo per superarla sia accettarla. Questo per quanto riguarda i massimi sistemi. Se invece mi stavi chiedendo qualcosa di più pratico vado a colpo sicuro sull’aracnofobia. Ho difficoltà a rimanere sereno nei confronti di qualcosa che ha più di quattro zampe.
-In futuro ti ascolteremo in collaborazione con qualche artista?
Al momento non ho in progetto dei featuring musicali anche se è qualcosa che mi affascinerebbe molto quindi se si presentasse l’occasione… Perché no?! Però sto lavorando ad un paio di progetti teatrali con attori che stimo tantissimo dal punto di vista umano e professionale. Vediamo cosa salta fuori.
-Prossimi step per Munendo?
Direi che un buon prossimo step potrebbe essere quello di continuare a fare ciò che sto facendo, ma meglio. Soprattutto riuscire ad essere costante e lavorare meglio su aspetti che a volte mi capita spesso di trascurare come la presenza social, una di quelle cose in cui ho difficoltà a conciliare presenza e non invadenza.
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