Si intitola “Il rasoio di Occam” il nuovo disco di Pì greco: un riferimento alla filosofia medievale per un gruppo nato a Roma est nel 2019, mescolando elettronica, cantautorato, attenzione ai temi sociali e istinti hip hop. “Il rasoio di Occam” di Pì greco è un disco istantanea che immortala gli ultimi due anni, raccontati da un punto di vista soggettivo, ma è un abito che potrebbe vestire chiunque intenda cimentarsi nell’analisi della propria condizione e dell’altrui stato.
Il disco si compone di 9 tracce, e si presenta con una doppia anima, se vogliamo una più frizzantina e l’altra invece particolarmente riflessiva.
Il disco si apre con Ieri, il brano che possiamo dire che racchiude e conduce tutto il concetto del disco, sia a livello di suoni che di tematiche. Le mie mani seconda traccia del disco introduce suoni elettronici, un grande testo oltre ogni stereotipo. Ci sono cose che, sono pezzi di memoria che per davvero “non vanno via”ma Ti prego “non credo” che ci possano essere dei suoni così ricercati in questo disco e invece ci sono, e la cosa più figa è come l’elettronica si mescoli al rock. Non ricordo piùqual è il punto del disco, ma di fatto è un grande viaggio di suoni e parole che ti avvolgono e ti fanno perdere la concezione del tempo, ed è proprio questa la figata, questa canzone è una svolta Ante l’evacuazione, alla fine abbiamo un po tutti paura di affrontare l’ignoto e in generale la vita, però in fin dei conti Non lo so ci sono invisibili società, realtà scomode, esistenze surreali, solitudini urbane. Il brano racconta una società in costante conflitto, e forse è meglio guardare Da lontano e prendere il distanziamento sociale da tutto ciò e prendere L’ultimo treno per chiudere questo bellissimo viaggio, che ci porta nell’ingranaggio della consapevolezza. Grazie Pi Greco!
Ascolta il disco qui:
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