È stata da poco annunciata la terza edizione del Festival delle Alpi Apuane, kermesse rivolta ai giovani talenti del panorama emergente italiano, che si terrà anche quest’anno a Fivizzano (MS). La serata finale è prevista per sabato 16 luglio in Piazza Medicea, con ingresso gratuito per il pubblico: si esibiranno gli artisti scelti dalla commissione fra tutti quelli che avranno mandato la candidatura, ricordando che le iscrizioni sono completamente gratuite e aperte fino al 15 giugno 2022. Le iscrizioni sono aperte a questa pagina: http://www.musicantiere.it/festival-scopri/
Abbiamo parlato con il curatore artistico e ideatore del festival, Alessandro Di Dio Masa, per farci raccontare come sarà questa terza edizione.
Alessandro, il Festival Delle Alpi Apuane giunge alla sua terza edizione. Com’è nata l’idea di creare questo evento
L’idea già bolliva in pentola da qualche anno; tra varie difficoltà per trovare sponsor e location, alla fine ho trovato un comune disponibile che ha subito sposato l’idea. Essendo il mio motto quello della collaborazione e della non competizione, ho voluto evitare sfide e altre formule convenzionali di gara oggi di grande uso in particolar modo nei format televisivi, e far prevalere invece l’esibizione genuina con una commissione artistica di valutazione fatta di esperti e addetti ai lavori importanti nel panorama della musica italiana.
E perché avete deciso di farlo proprio a Fivizzano?
Perché qui ho trovato un comune dove il sindaco e gli assessori credono e puntano molto su tutta l’arte in generale, sullo sviluppo e sulla promozione del bellissimo territorio che è quello della Lunigiana.
Che tipo di esperienza è per un artista emergente partecipare a un evento come il Festival?
Al di là di come uno si posizioni, credo sia sempre un’esperienza formativa che ti dà la possibilità di conoscere e confrontarti con nuove persone, scambiare idee e soprattutto ricevere preziosi consigli dagli addetti ai lavori. Nella scorsa edizione avevamo come presidente di giuria Massimo Martelli, autore, regista televisivo e membro storico della commissione artistica del Festival di Sanremo.
Che tipo di valutazioni vengono effettuate in fase di scelta degli artisti finalisti? Quali sono gli aspetti più importanti che un artista dovrebbe avere?
In primis il testo, seguito dalla particolarità dello stile dell’artista, poi l’intonazione e l’interpretazione sono anch’esse molto importanti. Gli aspetti più importanti in generale che un’artista dovrebbe avere comunque secondo me sono due: l’originalità e l’essere sé stessi senza inseguire mode.
Ci sono dei cambiamenti quest’anno rispetto alle passate edizioni?
Sicuramente sì! Siamo al lavoro per apportare nuove idee per cercare di dare ancora più visibilità ai finalisti.
Saranno presenti degli ospiti durante la serata della finale? Potete già svelarci qualche anticipazione esclusiva?
Sì, saranno presenti degli ospiti, uno molto importante per il ritiro del premio Stradella che sarà consegnato la stessa sera del festival. Preferisco non spoilerare, ma presto sarà comunicato.
Al di là del Festival, vista la tua lunga esperienza ci sono dei consigli che ti sentiresti di dare a un artista emergente che sta muovendo i primi passi?
Essendo un produttore e un talent scout, posso dirti che i consigli per cercare di arrivare e rimanere in vetta sono sempre gli stessi: studiare, leggere, ascoltare tanta buona musica, incuriosirsi, fare molte esperienze, non seguire mode, essere personali e soprattutto avere tanta passione, che è necessaria per forgiare il talento, mentre l’inverso no per ovvie ragioni.
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