Sintesi, giovanissima cantautrice già vincitrice del Festival di Castrocaro nel 2021, ci porta con lei in studio per parlarci della nascita del suo nuovo singolo Silenzio.
Camilla, il tuo nuovo singolo si chiama Silenzio. Ci racconti innanzitutto dove l’hai scritto?
Questo pezzo è nato nella mia cameretta, che è il mio angolo del mondo, dove riesco a prendermi un po’ di tempo per me e ascoltare le mie sensazioni.
Come si è strutturato il processo creativo del pezzo? Hai scritto prima la musica o il testo?
Solitamente penso sempre prima al testo: tendo a sentire proprio un bisogno di far uscire tutti quei pensieri che mi passano per la testa durante il giorno, metterli su un foglio e poi concretizzarli con una melodia. A quel punto inizio a lavorare con chi mi aiuta a renderlo sempre più reale, quindi il mio produttore Alessandro Di Dio Masa.
Quali erano i tuoi pensieri mentre componevi la canzone? Alcuni di questi hanno influenzato sonorità e liriche?
I pensieri che mi passavano per la testa erano tutti quelli che non avevo espresso per molto tempo. Proprio per questo l’ho chiamata Silenzio. Per un lungo periodo della mia vita ho sofferto molto, mi sono ammalata di un disturbo alimentare e ho spento la mia voce, tendendo ad allentare ogni persona e cosa mi facesse stare bene. Questo silenzio mi è servito a capire. Poi sono entrate a far parte della mia vita tre persone, quelle a cui ho deciso di dedicare la canzone: Sofia, Alice e Chiara. Loro mi hanno insegnato che prima o poi questo silenzio va interrotto ed è importante chiedere aiuto. Conseguentemente a tutto ciò, le sonorità sono venute spontanee; volevo rappresentare entrambi gli aspetti del silenzio: una parte più triste e malinconica e una più movimentata che esprimesse quanto fare quello che ho detto sia terapeutico!
Che artisti stavi ascoltando mentre scrivevi Silenzio?
Mi piace contaminare le mie idee con progetti altrui per ispirarmi ma rimango molto ferma poi su quello che si è creato nella mia testa inizialmente. Gli artisti che più mi hanno caratterizzato sono sicuramente Ariete, Billie Eilish, Mara Sattei e Gaia Gozzi.
Come si è svolto invece il processo di registrazione e produzione del pezzo? È cambiato qualcosa nel brano rispetto al momento in cui è stato scritto?
Ogni volta cambia qualcosa, grazie ai professionisti che mi aiutano riesco a concretizzare meglio quello che vorrei creare. Lo studio è diventato come una seconda casa per me.
Qual è la tua parte preferita e quella che ti piace di meno dell’intero processo di nascita di un brano, dall’ideazione alla sua incisione?
La mia preferita è quando finalmente prende forma quello che prima era un semplice pensiero, quindi il momento in cui sono in studio a lavorarci. Mentre scegliere una parte di realizzazione che mi piace meno penso sia davvero impossibile perché ogni parte per me è essenziale anche solo per elaborare ciò che sta succedendo, e in ogni occasione in cui posso fare musica io sto bene.
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