Esce venerdì 28 aprile il nuovo singolo di INARTENODO, al secolo Edoardo Bombardelli. Con il 2023 l’artista torna con un nuovo progetto, stavolta più autobiografico e slegato da un concept comune fra i singoli. “Itaca”, primo capitolo di questa nuova cinquina, ci porta lontano dall’apparente zona di comfort sperimentata da Edoardo nel pop leggero (genere legato alle ballads precedenti) per scoprire ora un sound più elettronico e frizzante. In linea con la musica, i testi sono quindi meno sognanti e più critici rispetto alla realtà che circonda l’artista, il quale appunto si interroga su “muri” e “stimoli” che questa realtà gli offre nella vita sentimentale di tutti i giorni, restando dunque con un piede nel presente e l’altro ancora nelle sabbie mobili di un nostalgico passato.
Chi è Inartenodo nella musica e chi è invece Edoardo nella vita di tutti i giorni?
Odio queste domande. Come dallo psicologo. Dico solo che Edoardo vorrebbe essere Inartenodo h24.
Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Seguo con piacere i singoli dei Coma Cose e di Madame post Sanremo 2023.
Hai spiegato che il tuo nome d’arte deriva da “il nodo alla gola che ti prende prima di andare in scena. Sintomo di ansia, sintomo di arte”. Ce ne parli un po’ di più?
Hai presente il prurito che ti dà lo zenzero quando mangiandolo ti pizzica il palato e ti gratta in gola? Ecco, quella sensazione.
“Itaca” è un pezzo di nostalgia e ricordi. Hai voglia di condividere con noi un ricordo speciale di quando eri bambino?
Dicono mi arrampicassi ovunque. I miei sono arrivati a mettere i lucchetti alle finestre. Chissà. I believed I could fly…
Prossimi progetti per il 2023?
Ragazzi, più chill per favore. Godiamoci il presente. Buon Ascolto <3
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