“Acquari è fondamentalmente un contenitore di idee.”
Intervista a cura di Giorgia Groccia
Acquari non è un artista musicale come tutti gli altri. In realtà non è neanche un artista solo. In realtà nessuno sa chi è, cos’è o cosa sono Acquari. Quel che è certo è che si tratta di un progetto vero che vede la luce grazie all’unione di un produttore e di un artista entrambi nati sotto il segno dell’acquario e soprattutto nati per fare musica.
Dopo il primo singolo Plastica, ritorna con Tu non ci sei, un nuovo brano dalla freschezza pop. Un brano che parla di quella sensazione che ti assale quando ti svegli la mattina catapultato in una vita che non riconosci più. Non riconosci più nemmeno chi ti sta accanto. La quotidianità, la vanità, le ambizioni, le illusioni in cui ti eri crogiolato, ti hanno fatto perdere totalmente di vista l’obiettivo principale e sei ormai un altro anche tu. L’abbiamo intervistato ed ecco cosa ci ha raccontato…
Ciao Acquari! Per iniziare cosa ne dici di raccontarci il tuo progetto cantautorale? Com’è nata in te l’esigenza di scrivere canzoni e come si è poi evoluta nel tempo?
Acquari è fondamentalmente un contenitore di idee, un bacino in cui far coesistere più realtà, umane e musicali, senza limiti di genere, di tempo o di spazio.
Acquari non è un artista singolo, non saremo solo io e il produttore, sicuramente si aggiungeranno altri nomi.
È un’ idea che cerca nella musica momenti di condivisione, leggerezza, divertimento e riflessione. Volevo scrivere brani in totale libertà, con un sound nuovo. Ci stiamo divertendo come dei pazzi. E vogliamo che si diverta anche chi ascolta.
Prima di utilizzare questo pseudonimo, avevi già fatto uscire qualche canzone con il tuo nome e cognome?
Certamente, sia io che il mio amico coproduttore artistico, abbiamo alle spalle moltissime esperienze artistiche e tanta “gavetta”. Ma questo progetto è qualcosa di completamente diverso e nuovo e ci ha appassionati da subito.
Cosa fai nella vita oltre a scrivere canzoni?
Sono un uomo, un padre e un amante fantastico 🙂
Corro , corro tutto il tempo avanti e indietro per la mia città, faccio cose, vedo gente… insomma faccio l’artista e ne sono felicissimo. Più di questo non posso dirti per ora, forse qualche orecchio fino potrebbe aver riconosciuto la mia voce…
Plastica è il titolo del tuo singolo d’esordio con questo progetto, che storia racconta questo brano?
“Plastica” è un brano indie con un animo Island Reggae.
Racconta di un uomo che trova il paradiso su un isola di plastica, una cosa assolutamente assurda, ma credibile per lui.
Nonostante sia “spiaggiato sul culo del mondo” sta bene perchè è una persona molto pigra , l’importante è che nulla intacchi il suo paradiso.
Tra le righe poi si evince il passaggio dall’immaginarsi su un isola a sentirsi come un’isola di plastica, a sognare di essere trovato (perchè rimane pigro) e quindi riciclato per liberare il Mare anzitutto e poi per “liberarsi” metaforicamente da questa strana condizione di stallo.
Da poco hai pubblicato il secondo singolo Tu non ci sei, il filo conduttore è sempre quello dei rapporti umani, dei viaggi introspettivi alla ricerca di qualcosa. Cosa cerca Acquari?
Come dicevo prima Acquari cerca soprattutto la condivisione, tra leggerezza (di cui forse c’è bisogno di questi tempi) e riflessione. In realtà nella vita non bisognerebbe mai smettere di cercare e di cercarsi.
Abbiamo bisogno gli uni degli altri per arricchirci e sopravvivere in un pianeta che ci grida ogni giorno di più la sua sofferenza. Insomma , direi che in assoluto cerco e cerchiamo un abbraccio collettivo come filosofia di vita.
Ci sono dei cantautori, sia della tradizione italiana, che moderni, che consideri una particolare fonte di ispirazione?
Le mie personali influenze così come quelle del produttore con cui ho lavorato a questo progetto sono tantissime. Vanno dal cantautorato italiano classico (e potrei citarti Venditti, Battisti/Mogol, Dalla ecc…) al rock-pop internazionale, spaziano dalla new wave al reggae, bossanova, dance, electro-pop ecc. Sicuramente il progetto musicalmente è nel mood della nuova onda indie-pop. Però non vogliamo necessariamente essere etichettati, vogliamo appunto rimanere liberi nella nostra creatività.
Quando sarà possibile esibirsi di nuovo dal vivo, hai in programma di fare dei live? Se sì, come farai con la tua identità nascosta?
In realtà questa identità comincerà a svelarsi piano piano attraverso i video che via via andranno ad arricchire l’iconografia di Acquari.
L’idea è proprio quella di una nuova identità, che vivrà in video attraverso degli avatar per poi , naturalmente finire live. Alla fine un volto (o più di uno…) ci sarà come è giusto che sia 🙂
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