“Non c’è un angolo ligure che non sia bello e che non ti trasmetta qualcosa di forte.”
Intervista a cura di Angela Ieriti
Altrove è lo pseudonimo del cantautore e produttore spezino Marco Barbieri. Dopo l’uscita di Meglio Stare Altrove e Naufragare (quest’ultimo premiato da una permanenza nella playlist di Spotify Scuola Indie di circa due mesi), arriva il suo tezo singolo, uscito il 22 dello scorso novembre per La Clinica Dischi, un tormentone estivo in pieno inverno intitolato Gelato all’Amarena.
Abbiamo fatto qualche domanda ad Altrove per conoscerlo meglio.
Ciao Altrove. Partiamo dal nome d’arte che hai scelto per il tuo progetto solista. Cosa vuoi comunicare al tuo pubblico? C’è un motivo particolare per questo nome?
Diciamo che prima di questo progetto ero conosciuto come “Marco, il chitarrista”, ho adottato un nome d’arte non tanto per distanziarmi da questo immaginario quanto per fare capire che stavo provando a fare qualcosa di diverso. Il nome in sè invece deriva da un vino delle Cinque Terre che, tra l’altro, vi consiglio vivamente!
So che sei un bravissimo chitarrista oltre ad essere un cantautore. Raccontaci come è nata la passione per la musica e quando hai deciso di cantare.
Ho cominciato a suonare quando avevo appena dodici anni ma la passione in realtà mi è stata passata molto tempo prima da mio padre che è un grandissimo appassionato da sempre e mi ha dato tanto in questo senso. Ho deciso di cantare parallelamente alla scoperta del cantautorato italiano che, ahimè, è arrivata fin troppo tardi.
Recentemente è uscito il tuo terzo singolo “Gelato all’Amarena”, un pezzo che parla d’amore, è così? Raccontaci un po’ come è nato il brano.
Gelato all’Amarena è il mio modesto tentativo di riportare un sound anni 80 in chiave moderna. Una volta buttata giù l’idea musicale ho scritto qualche parola sui immagini/situazioni che ho vissuto utilizzando un linguaggio leggero che potesse sposarsi bene con il colore della parte musicale.
Tu sei ligure. La Liguria è tradizionalmente ricca di musica e piena di contaminazioni (basta solo pensare alle canzoni di Tenco, De Andrè, Ciampi, Lauzi, …). Quanto le tue origini influenzano il tuo modo di scrivere?
Sicuramente i paesaggi e la leggerezza che trasportano fanno muovere la penna quasi da sola, non c’è un angolo ligure che non sia bello e che non ti trasmetta qualcosa di forte.
Ci sono live in programma prossimamente? Ci puoi anticipare qualcosa?
Per ora mi sto concentrando tantissimo sul lavoro in studio, probabilmente alla ricerca di qualcosa che ancora non ho trovato. Ho però tante cose nuove che spero di farvi ascoltare al più presto!
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