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Quando ho incontrato TGP: Before Bacon Burns

“Quando sarà nuovamente possibile riunirsi in sicurezza, vogliamo potervi abbracciare tutti e cantare tutti insieme.”

Intervista a cura di Angela Ieriti

Before Bacon Burns sono una band cresciuta nella periferia monzese, con all’attivo un EP, un album, diversi singoli e un sacco di date live tra club storici quali il Rock ‘n’ Roll di Milano e festival importanti.Hanno recentemente ultimato la produzione del loro nuovo album che sarà pubblicato durante la prossima primavera. Il terzo singolo estratto da questo nuovo lavoro uscirà il prossimo 17 marzo e s’intitolerà Kitsugi.

 

 

Abbiamo posto loro qualche domanda per conoscerli meglio.

 

Ciao ragazzi! Innanzitutto, vi chiedo perché avete scelto questo nome per il gruppo. Avete qualche aneddoto da raccontare?

Il nome è nato grazie ai preziosissimi suggerimenti di bandnamegenerator.com, che ha parzialmente declinato a suo modo la passione per il bacon di Stefano (era il 2012, Epic Meal Time spopolava su YouTube). Inizialmente il sito ci aveva proposto qualcosa con il bacon di dinosauro, ma abbiamo optato per un più sobrio nome allitterante in B.

 

Siete in 4 e immagino sia difficile mettere d’accordo 4 teste. Come scrivete le vostre canzoni? C’è un leader del gruppo?

Siamo 4, ma quando scriviamo possiamo essere uno come cento. A volte ci lasciamo trasportare dalla musica, che scorre senza ostacoli tra tutti noi fino a prendere la forma di una canzone. Altre volte facciamo mille proposte diverse, delle quali non siamo sicuri nemmeno noi, fino a rimaneggiare un pezzo così tante volte da finire per scartarlo.
Per questo come per tante altre cose, non ci sembra ci sia un leader vero e proprio. Ognuno ha il proprio forte carattere, ma siamo in grado di unire gli sforzi senza dover prevalere l’uno sull’altra.

 

 

Mi sono documentata e ho visto che avete partecipato a diversi eventi importanti per la scena rock italiana. Quale è quello che vi è rimasto maggiormente nel cuore?

Abbiamo amato ogni palco, ogni pavimento ed ogni prato su cui abbiamo potuto suonare.

Se dovessimo citare un evento in particolare, sicuramente siamo molto fieri di aver suonato agli I Days dal palco del Brianza Rock Festival: sia per l’evento in sé (stupenda giornata tra moltissimi artisti, palco bellissimo, Radiohead gustati dal palco di fronte bevendo birra fresca), sia per il percorso affrontato per arrivarci (la selezione tra oltre 600 candidati).

 

Un vostro singolo pubblicato di recente si chiama “Coerenza”. Un valore che ai giorni d’oggi viene spesso dimenticato, ma che è fondamentale. A cosa vi riferite nel brano e quanto conta per voi la coerenza?

Ci riferiamo a quanto possa essere difficile essere coerenti, anche con sé stessi. A volte è facile smarrirsi tra quello che si dice e quello che effettivamente si fa.
Sicuramente è importante essere coerenti, ma a volte ci si nasconde dietro questa parolona per paura di esporsi troppo o per “scusarsi” se non si fa abbastanza.

 

 

Quali sono i vostri desideri e cosa vi aspettate dal vostro futuro per quanto riguarda la musica?

Ci piacerebbe moltissimo ripartire con i live. Stiamo aspettando questo momento da oltre un anno, tra stesura, riarrangiamento e produzione del disco. Vorremmo suonare e farci ascoltare da quante più persone vogliano conoscerci.
Il momento attuale è davvero complesso, non solo per la scena musicale.
Quando sarà nuovamente possibile riunirsi in sicurezza, vogliamo potervi abbracciare tutti e cantare tutti insieme.

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