Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

Quando ho incontrato TGP: Malvax

“Siamo una band e il nostro obiettivo è fare musica e divertirci.”

Intervista a cura di Giorgia Groccia

I Malvax sono Lorenzo, Francesco (x2), Giacomo e Alessandro, nascono nel 2014 a Pavullo nel Frignano (Modena).

Dal 2015 la band comincia ad arrangiare canzoni inedite e a proporle al pubblico; dai primi brani, ispirati ai background Britpop e Pop-Rock inglese dei componenti (Oasis, Radiohead, Coldplay), troveranno col tempo sempre più familiarità nell’onda It-Pop e Indie-Pop italiano.

Nel 2017 la band inaugura un duraturo rapporto di lavoro con il produttore artistico Marco Bertoni e nel 2019 arriva il primo album Niente di che, prodotto dallo stesso Bertoni e pubblicato con Irma Records. Nell’estate 2019 vincono il contest “Road to the Mainstage” by Firestone & Radio Italia con il singolo In fondo all’anima, esibendosi negli studi di Radio Italia, in Piazza Duomo, Milano e all’HOME Festival a Venezia.

Ad oggi la band è pronta a presentare il suo nuovo singolo, intitolato Esci col Cane, distribuito da Artist First, il brano anticipa l’uscita dell’album che vedrà la luce nei prossimi mesi.

 

 

Con questo brano i Malvax raccontano la più classica delle storie d’amore finite male in un modo diverso dal solito: il senso di inadeguatezza dopo un rifiuto in discoteca, il mal di testa del giorno dopo, la vita quotidiana di un ragazzo qualsiasi, il tutto confezionato in un un sound fresco e leggero, costellato di synth che sanno di pop con un retrogusto vagamente vintage.

 

 

Partiamo dagli esordi, come si sono conosciuti i Malvax e quando hanno deciso di diventare una famiglia?

Veniamo tutti da Pavullo nel Frignano, un comune nell’appenino modenese e quindi una realtà relativamente piccola, dove tutti conoscono tutti; anche noi, quindi, ci conoscevamo da tanti anni prima di formare la band. Abbiamo tutti iniziato a suonare nella stessa scuola di musica, e questo ambiente ci ha permesso di conoscerci fin da piccoli.
La prima idea di band nasce nel 2014, proprio dopo un saggio di fine anno della stessa scuola di musica, dove Lorenzo e Giacomo avevano suonato assieme e decidono poi di formare una band.
A loro si unisce quasi subito Alessandro e nei seguenti due anni si uniscono i due Francesco.
L’idea di “band” vera e propria inizia poi tra 2015 e 2016, quando Francesco (Lelli) comincia a scrivere le prime canzoni.
Da quel momento il percorso è stato abbastanza naturale: fare musica nostra ci appassionava e ci divertiva, e con il tempo abbiamo iniziato a provare e riprovare, a cercare di migliorarci.
Da questo punto di vista si può dire che siamo cresciuti “alla vecchia maniera”, come si faceva una volta, scrivendo e suonando in giro a ogni occasione, e siamo convinti che sia stata proprio questo percorso lento e sudato a unirci e a farci diventare una “famiglia”.

 

Parliamo dall’esperienza che forse è stata per voi la prima grande occasione, sto parlando del Road to the Main Stage by Firestone, siete stati i vincitori di questo contest molto ambito. Che ricordo avete?

Di ricordi in quei giorni ce ne sono tantissimi, è stata l’esperienza più bella che abbiamo vissuto finora.
Questo contest ci ha dato la possibilità di fare tre bellissime esperienze: la prima è stata suonare negli studi di Radio Italia per le selezioni live alla finale, poi per la finale in Piazza Duomo a Milano ed infine, come vincitori, come Firestone talent all’Home Festival di Venezia; sono state tre esperienze meravigliose, che ci hanno dato la possibilità di suonare su tre palchi bellissimi (primo fra tutti il concerto in Piazza Duomo a Milano) e soprattutto di poter osservare da vicino la professionalità che c’è dietro ad eventi come quelli. Questo è sicuramente l’insegnamento più importante che abbiamo raccolto da questa esperienza, se guardiamo al di là delle emozioni uniche che abbiamo provato su quei palchi.
A distanza di un anno ringraziamo ancora gli organizzatori e lo staff del contest per il loro impegno e la loro professionalità e per aver creato un evento meraviglioso, serio e in grado di dare agli artisti opportunità concrete e davvero importanti per crescere e imparare, unite alla possibilità di provare emozioni fuori dal mondo.

 

Oggi in Italia è sempre più difficile per gli artisti emergenti riuscire a ritagliarsi il proprio spazio, voi in che modo combattete l’ansia da numeri Spotify, numeri sui social e playlist?

Il mondo dei social e delle piattaforme di streaming musicale è un qualcosa di estremamente controverso, che da un lato permette a chiunque di “esistere”, di mettersi in mostra davanti al mondo, ma in cui allo stesso tempo è difficilissimo farsi notare e ricavarne qualcosa di concreto. È una vetrina enorme, affacciata su tutto il mondo, ma nella quale si risulta talmente piccoli da rischiare di non essere visti, ed è perciò importante cercare di estrapolarne ogni possibilità che questi mezzi offrono mantenendo pur sempre un distacco che permetta di seguire la propria strada in modo sano, con spensieratezza e sincerità.
Per quanto ci riguarda non abbiamo mai avuto particolari ansie o paure riguardo a questa realtà: siamo una band e il nostro obiettivo è fare musica e divertirci, il resto viene dopo. Siamo consapevoli che questo è il mondo al quale apparteniamo e cerchiamo di sfruttare al massimo tutte le possibilità che ci passano davanti, senza però farci ossessionare da numeri o statistiche. Speriamo che la passione e l’impegno paghino e che le persone apprezzino quello che facciamo e il resto, se è destino, verrà da sé.

 

 

Parliamo ora del vostro nuovo singolo Esci col cane, che segna un ritorno sulle scene musicali dopo il primo album d’esordio. Che aspettative avete e come pensate che il pubblico possa accogliere questo brano?

Esci col cane è l’introduzione ad un nuovo capitolo della nostra esperienza musicale, dove abbiamo cercato con tutte le nostre forze di mettere a fuoco una nostra identità, dopo un primo disco che ci ha restituito delle belle soddisfazioni ma soprattutto molta consapevolezza e voglia di migliorare. È un brano nuovo, più fresco e leggero rispetto ai precedenti, dove ci siamo impegnati a valorizzare le idee di ognuno di noi e a farne un’identità unica. Ora il nostro desiderio più grande è farlo sentire a chiunque, senza particolari pretese o aspettative, speriamo solo che il pezzo piaccia e che tutti quelli che lo ascolteranno trovino un po’ di leggerezza e spensieratezza, perché in questo momento ne abbiamo tutti davvero bisogno.
E poi perché no, speriamo che trasmetta anche un po’ di voglia di portare il cane fuori per una passeggiata!

 

Per quanto riguarda i suoni, quali sono le influenze e i vostri artisti di riferimento?

I nostri gusti musicali sono estremamente diversi, e all’inizio non è stato facile trovare un punto di incontro:
Lorenzo ama principalmente indie rock e post punk (su tutti Nick Cave e Mac DeMarco) e il Britpop più alternativo di Smiths e Radiohead, Francesco Lelli ha un background più incentrato sul rock classico, il Britpop degli Oasis e con una certa passione per il cantautorato italiano, Francesco Ferrari spazia dal Jazz al Metal in base a come si sveglia, Alessandro ascolta per lo più Rap e Giacomo prevalentemente pop-rock italiano. Il britpop era il genere che tra i tanti ci accomunava di più e che comunque piaceva a tutti, e perciò è stata la nostra ispirazione iniziale, rimanendo però fin dall’inizio legati alla scrittura in italiano.
Negli ultimi tempi abbiamo poi trovato molta familiarità con l’avvento dell’it-pop e dell’indie italiano, che ha spinto anche noi a trovare un identità musicale in una corrente italiana, e siamo riusciti a fare delle nostre differenze la nostra forza, portando negli ultimi pezzi tanti generi diversi sotto una comune anima indie pop, e non vediamo l’ora di farveli sentire.

 

Quanto vi mancano i live e quando pensate di poter tornare sul palco?

Questo periodo è stato davvero difficile per tutti e il mondo della musica live è stato uno dei più colpiti. Come gruppo abbiamo vissuto male il periodo del lockdown, eravamo pronti a chiudere il nostro nuovo progetto e ci siamo ritrovati da un giorno all’altro a dover parlare soltanto su Skype. È stata dura, il mondo si è fermato e, come tutti, ci siamo rimasti in mezzo. Ora che la vita sta riprendendo stiamo facendo tutto il necessario per farci trovare pronti: siamo carichi e non vediamo l’ora di ripartire al 100%.
Per quanto riguarda i live, purtroppo, è ancora presto per capire quando di preciso si ripartirà a pieno regime; i grandi eventi sono stati rinviati e per quest’anno le cose vanno così, perciò tutto quello che possiamo fare è continuare a fare musica, continuare a lavorare e presentarci pronti alla prima occasione. La musica è sempre stata e deve essere fonte felicità e divertimento, e perché continui ad esserlo è giusto e necessario mettere la salute delle persone sempre al primo posto; non ci resta quindi che aspettare pronti la ripartenza, e sperare con tutto il cuore, quando sarà il momento, di ricominciare e di non fermarci più.

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *