Siamo entusiasti di avere con noi Medal: in questa intervista con Tutti Giù Parterre esploreremo il suo percorso artistico, le influenze che hanno plasmato la sua musica, e il significato dietro il suo ultimo singolo, Giungla Urbana.
1. Qual è stata l’ispirazione principale dietro il testo di Giungla Urbana?
E’ nata da un weekend in un club, dove tra un drink e l’altro è passata con leggerezza e spensieratezza una nottata tra amici. Un dialogo in compagnia del me stesso pessimista, col quale rifletto sulle cose che normalmente mi angosciano, ma vuole essere un messaggio di aiuto e supporto a chi lotta contro la solitudine, a quei momenti di down, che spesso magari vengono amplificati da altro e avvertiamo peggio di come siano realmente.
2. Come descriveresti il processo creativo dietro la produzione musicale di questo singolo?
Lo definirei molto intenso, perché abbiamo cambiato così tante cose da avere dei momenti di perplessità, intravedendo da un pezzo che funzionava già di suo, la possibilità di renderlo ancora più in linea come sound all’atmosfera del racconto. Poi con Strangis (il producer del
pezzo), abbiamo cercato sulle strofe di dare più carattere al pezzo e valorizzare il ritornello, anche se ad un certo punto penso che i brani vadano comunque lasciati andare.
3. Qual è il messaggio principale che vuoi comunicare attraverso questa canzone?
Il fatto che non si sia mai davvero soli, di non farci abbracciare da quei momenti di buio che a volte fraintendiamo e sembrano più difficili e duri, rispetto a quello che invece sono realmente. Quando le cose non vanno, spegniamo tutto e passiamo dei momenti coi nostri amici, con i familiari, i nostri cani, gatti, insomma mettiamo da parte il tutto e rallentiamo. A volte dobbiamo ricordarci che il mondo non corre e che noi non dobbiamo correre dietro ad esso.
4. C’è un momento particolare durante la registrazione di Giungla Urbana che ti ha colpito di più?
Sicuramente la prima composizione col testo, che inizialmente sono stati buttati giù davvero in poco tempo, già con un’idea precisa della melodia che volevo portare nel pezzo, cosa che spesso per me non nasce nell’immediato, anzi. Successivamente è stato modificato, ma la bozza iniziale è nata in pochissimo tempo. Alla fine come facciamo spesso sui brani con Francesco, ci siamo divertiti a giocare con quelli che si chiamano “ear candy”, trovando degli spunti per il ritornello improvvisati.
5. Quali sono le principali emozioni che speravi di suscitare nei tuoi ascoltatori con questo brano?
Principalmente la forza e la volontà di non arrendersi, di risollevarci, ricordarsi che non importa cosa succede, ma è importante come reagiamo agli eventi. Non si è mai davvero soli, anche quando ci convinciamo che sia così. Sotto questo punto di vista voglio anche dire a tutti che adottare un gatto, un cane o qualsiasi altro animale, ci aiuta, a volte ci salva la vita, anche se a volte ci si convince che siamo noi a fare del bene a loro. L’amore e l’affetto, la riconoscenza che ci danno, in maniera illimitata e senza alcun tornaconto, è un regalo e pregio del quale non dovremmo privarci in questa vita.
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