“La musica malinconica è quella che solitamente preferisco.”
Intervista a cura di Davide Lucarelli
Heets è il nuovo singolo di Redh uscito il 14 maggio su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming distribuito da Artist First.Heets è una canzone dalle tonalità indie pop, con un ritornello orecchiabile, una canzone che tratta di sentimenti intimi e personali con una melodia orecchiabile e affatto stucchevole.
Abbiamo fatto qualche chiacchiera con Redh riguardo la musica e questo momento storico particolare. Trovate il nostro dialogo qui sotto.
Ciao Redh! Come va? Cominciamo con l’attualità. Raccontaci di come stai vivendo questo momento post quarantena e di come hai vissuto i giorni di clausura.
Ciao! Tutto bene, per quanto si possa stare bene in questo momento storico.
Questo periodo post lockdown non lo sto vivendo troppo differentemente dal precedente.
L’unica differenza è che ogni tanto esco, magari per andare al parco a correre o a casa di amici, ma alla fine il mio livello di paranoia è rimasto piu o meno lo stesso.
Durante il lockdown e ancora adesso le cose che ho fatto maggiormente sono mangiare e guardare serie tv.
Ho scritto poco, solamente una canzone (W le Infermiere) che poi ho fatto uscire con un piccolo video homemade.
Più che altro ho lavorato agli arrangiamenti di alcune canzoni come Heets, che è uscita qualche giorno fa, e altre che prima o poi usciranno.
Che musica stai ascoltando in questo periodo particolare? Roba che ti deprime ancora di più o che pompa nelle casse?
Come sempre un pò di tutto… certo la musica malinconica è quella che solitamente preferisco.
In generale passo da M83 a Giorgio Poi, da Paul Kalkbrenner a I Cani.
Ho una playlist in costante aggiornamento su Spotify, solitamente ascolto tutto da li.
Vi lascio il link in caso vi interessi 🙂 :
https://open.spotify.com/
E’ da poco uscito il tuo nuovo singolo Heets. Ci racconti come è nato?
Heets è nata per caso e tutta insieme. Una sera Byron, il mio chitarrista e arrangiatore mi inviò una base, su cui scrissi in 10 minuti il testo, di getto. Quella stessa sera ho scritto altre due canzoni… Successivamente l’arrangiamento ha subito varie modifiche, fino ad arrivare alla versione finale.
L’ho scritta d’inverno ma mi ricorda molto l’estate, siccome è ispirata a una storia estiva.
Cosa ti aspetti succederà nel futuro a breve termine della musica in generale? E cosa ci dobbiamo aspettare invece per quanto riguarda la tua di musica?
Sappiamo tutti che purtroppo è un periodo abbastanza duro per la musica, come per molte altre cose, e credo che per i live ci sia veramente poca speranza, almeno per quest’estate… il che è molto triste sia per chi ci lavora che per chi ci si diverte. Al tempo stesso però vedo la luce in fondo al tunnel, sono convinto che appena tutta questa brutta storia finirà vivremo un grande periodo di festa e vitalità nel quale, sono convinto, la musica sarà protagonista.
Per quanto riguarda la mia musica, l’idea è di fare uscire molti singoli uno dopo l’altro, a distanza di massimo 1/2 mesi e continuare così finché non ci sarà la possibilità di suonare live.
Terminiamo come è nostra tradizione con una domanda sui live. E’ da poco stato annunciato che gli spettacoli di musica dal vivo ricominceranno dal 15 giugno con modalità piuttosto restrittive e assomusica ha annunciato che tutti i grandi eventi dell’estate 2020 sono rimandati all’anno prossimo. Che cosa ne pensi? Cosa ti aspetti da quest’estate a livello di musica dal vivo?
Come ho detto, almeno per quest’estate, non credo avremo possibiltà di esibirci live, ma finché è a rischio la vita umana è giusto fare tutte le rinunce possibili.
What do you think?