Il songwriter isygold, alter ego musicale di Alessandro Isidoro Re, ha debuttato a fine 2023 su tutte le piattaforme digitali con il singolo “Buonanotte“: una candela sonora illumina la tristezza di un’assenza, temporanea come ogni cosa; una dedica notturna a tutti gli insonni di Milano. Questo racconto intenso, che non fa troppo rumore, si accompagna oggi anche al video ufficiale: una biciclettata notturna per le strade della città, anche quelle che di giorno abbiamo sempre ignorato. Qui, racconta lo stesso isygold, “gli interstizi del ‘terzo paesaggio’ milanese accompagnano una buonanotte per chi non vuole o non riesce a prender sonno”.
Lui, attivo da anni nella scena musicale di Milano, e impegnato anche nell’organizzazione di concerti, per la prima volta si mette in gioco con un singolo e l’inizio di un nuovo progetto. Ecco cosa ci ha raccontato a riguardo!
- Quanto “Buonanotte” parla effettivamente di Milano? E com’è nata l’idea per il video che accompagna questo brano?
In realtà è una ninna nanna per chi non è con noi in questo momento. Ma il cuore sa che quella persona non è poi così lontana, soprattutto in una finta metropoli come Milano. Da qui nasce il gancio con il video: mostrare in bianco e nero – le tonalità del sogno – gli interstizi meno frenetici del capoluogo lombardo, il terzo paesaggio teorizzato da Gilles Clement; la bellezza degli anfratti e della quiete che combatte ogni giorno contro il dinamismo coatto di una città sempre più animatrice, che ha cura soltanto di una cittadinanza a tempo determinato.
- Come hai conosciuto Letizia Gios, la cantante che ti sta accompagnando live in questo periodo? E come hai capito che era perfetta per ciò che volevi comunicare musicalmente? Ho creato un annuncio digitale su un sito di musicisti, e abbiamo fatto un “provino”. La sinergia musicale e spirituale si è reificata subito. Credo che le nostre voci amalgamino bene, perché hanno toni e sfumature diverse ma non opposte. Per questo inserirò la voce di Letizia anche nel prossimo EP (previsto per luglio o agosto). Nella dimensione live, invece, credo sia prezioso per un artista solista avere un supporto umano nella solitudine immensa del palco.
- E più in generale, quanto l’attività live è connessa al progetto musicale Isygold? I tuoi brani possono essere anche a prescindere dai concerti?
Non sono un fan del suonare troppo spesso dal vivo; preferisco la dimensione rilassata e sperimentale della registrazione in studio. Ma esibirsi in giro è fondamentale per allenarsi e conoscere persone e posti nuovi. È un lavoro che va fatto.
- E che legame hai con la città di Milano e con la sua scena musicale?
Parafrasando Gaber, non mi sento milanese – ma per fortuna o purtroppo lo sono. Ci sono nato, e le voglio bene; ma le sue contraddizioni stanno diventando troppo evidenti in questo periodo. Non escludo una pausa. Per quanto riguarda la “scena” musicale, l’ho frequentata in passato – quando suonavo in diversi gruppi – ma adesso credo si sia un po’ sparpagliata, come frammenti di uno specchio rotto. Dal caos sono infatti emersi molti progetti solisti.
- E com’è andata per te questa prima parte del 2024?
Un buon primo semestre che ha registrato la pubblicazione del mio secondo libro nonché del video di Buonanotte, e una consapevolezza musicale e autoriale costante. In attesa del primo EP.
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