Tra trip hop e funk, Kolé è l’alter ego di Claudia Rossi, neo laureata in filosofia e appassionata di storia medievale, sospesa tra le atmosfere di Radiohead e Fela Kuti
Esce oggi venerdì 25 giugno “Kolé”, il disco omonimo di debutto dell’artista di Roma.
Dopo l’esordio con “Your Mouth”, e il successivo singolo “Red Fruits” torna l’atipica cantautrice romana classe 1993 che si lascia influenzare da Radiohead e Portishead, Moltheni e Afterhours, ma anche da Quantic Soul Orchestra e Fela Kuti. Un mix unico che ci porta nel territorio inesplorato all’interno di un esperimento sussurrato ed elegantissimo tra trip hop, funk e nu soul. “Kolé” è il suo disco di debutto.
La musica mi accompagna da sempre, non ho mai pensato fosse qualcosa di diverso dalla mia esistenza o un fatto ancillare, da apprendere. Lo scorso giugno mi sono laureata in magistrale in filosofia, mia altra stella polare. Grazie alla storia della filosofia e della musica medievale ho approfondito alcuni aspetti della musica bizantina antica e del canto gregoriano (ascolti: Marcel Pérès, e riproposizioni composizioni di Ildegarda di Bingen) ereditando soprattutto il gusto per l’armonizzazione delle voci. (Kolé)
BIO:
Nata a Roma (classe 93) la musica la accompagna da sempre, non ha mai pensato fosse qualcosa di diverso dalla sua esistenza o un fatto ancillare, da apprendere. Grazie alla storia della filosofia e della musica medievale ha approfondito alcuni aspetti della musica bizantina antica e del canto gregoriano (ascolti: Marcel Pérès, e riproposizioni composizioni di Ildegarda di Bingen) ereditando soprattutto il gusto per l’armonizzazione delle voci. Cresciuta ascoltando Radiohead, Portishead, Jeff Buckley, Elliott Smith, Aphex twin e, per il panorama italiano Moltheni, Afterhours, Verdena, Cristina Donà, negli anni dell’università la sua attenzione e il suo interesse si sono concentrati nello studio del canto jazz (in particolare Esperanza Spalding, Anita O’day, Billie Holiday, Chet Baker), sino ad approdare al soul e al nu soul (con particolare riferimento a Erykah Badu, Hiatus Kaiyote, D’angelo, Quantic Soul Orchestra, Fela kuti). Ne esce un’esplosione di elegante trip hop e funk con delicate contaminazioni jazz che cerca di concentrare in 5 pezzi le influenze maggiori dei suoi ascolti.
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