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Lady and the Clowns tornano sulla scena musicale con Mar Viola, un album che racconta emozioni e stati d’animo profondamente radicati nella loro generazione. Con un mix di hard rock e contaminazioni di altri generi, il disco si fa specchio di esperienze condivise: malinconia, disillusione, ansia, ma anche ironia e voglia di lasciarsi trasportare dalla musica. Il risultato è un lavoro che, pur nato quasi inconsapevolmente, si rivela un viaggio sonoro in cui è facile riconoscersi.
Abbiamo parlato con la band per scoprire di più su Mar Viola, sulla loro visione della musica e sulle aspettative per il pubblico. Il gruppo immagina reazioni intense e partecipative durante i concerti, sperando di creare un legame autentico con chi li ascolta, proprio come è successo al release party di Roma. Tra le canzoni che non vedono l’ora di portare dal vivo spicca proprio la title track, un brano carico di energia e significato, pronto a travolgere il pubblico.
L’ironia è un elemento centrale nella loro musica, un tratto distintivo che emerge sia nei testi che nelle scelte stilistiche, comprese le cover di Madonna e Lorella Cuccarini presenti nell’album. Ma il gruppo non si pone limiti, e l’idea di collaborare con artisti diversi – da Elio e Le Storie Tese ai Nova Twins, fino ad altri emergenti – testimonia la loro apertura musicale e il desiderio di sperimentare.
E la vera “Lady” della band? Il mistero resta, ma la risposta potrebbe sorprendervi… o forse no. Meglio scoprirlo direttamente nell’intervista!
1) Ciao, ci raccontate qualcosa per incuriosirci sul vostro nuovo album, “Mar Viola”?
In modo inconsapevole, siamo riusciti a raccontare la situazione psicofisica di gran parte delle persone a noi vicino e non. In sintesi ogni brano parla di uno stato d’animo molto vicino soprattutto alla nostra generazione: c’è qualcuno un po’ disilluso, qualcuno un po’ malinconico, molti o tutti non hanno tempo, qualcuno soffre di gastrite e spesso alcuni hanno bisogno di una rotta perché annaspano in un Mar Viola. Alcuni le hanno addirittura tutte. Quando ascoltate il disco, fateci caso, seguite questo filo rosso che collega ogni brano. Troverete tutti questi sentimenti e stati d’animo in un’unica soluzione.
Possiamo dire che sia un album scritto, non sappiamo neanche noi con quale misura di inconsapevolezza, per potercisi rispecchiare e scoprire che non si è da soli nel provare le sensazioni che abbiamo provato noi per primi e narrato nei vari brani. Il tutto in un’insalata di hard rock, condita vari altri generi e una vena ironicamente pop.
2) Come immaginate che il pubblico reagirà ai brani di Mar Viola durante i concerti?
Mi piacerebbe che ci tirassero oggetti di abbigliamento intimo sul palco, ma mi accontenterò di storie Instagram e pacche sulle spalle.
In realtà abbiamo avuto già un assaggio delle reazioni durante il release party che abbiamo tenuto a Roma a sei giorni dall’uscita dell’album: a prescindere ci è sempre piaciuto interagire con il pubblico, ma avere uno scambio così intenso di euforia, emotività e affetto è stato incredibile. È stato come poter vedere nella concretezza quello che abbiamo cercato di trasmettere con Mar Viola, l’idea di essere uno specchio gli uni per gli altri, tra di noi e con il pubblico.
3) Quale canzone non vedete l’ora di suonare dal vivo?
Mar Viola, ci dà una carica pazzesca!
È come chiedere ad un bambino di 3 anni se vuole più bene a mamma o papá
Mar Viola, anche perché il fatto che sia la title track è indicativo di quanto sia stato il brano in cui abbiamo convogliato la maggior energia, la stessa che non vediamo l’ora di trasmettere dal vivo.
4) Vi piacerebbe collaborare con qualche artista italiano o internazionale?
Elio E Le Storie Tese
Halflives, Nova Twins, Skunk Anansie, e il mio guilty pleasure Paolo Conte
Ma a parte i nomi famosi, grandi o più piccoli che siano, non ci dispiacerebbe lavorare anche con altri artisti emergenti, magari esplorando altri generi musicali, contaminando e lasciandoci contaminare.
Di base il nostro stile si è sviluppato a partire da un continuo influenzarci musicalmente a vicenda, quindi perché fermarsi qui? E chissà, potrebbe essere una bella evoluzione per il futuro.
5) Che ruolo gioca l’ironia nella vostra musica?
Infinita? Si può dire? Però l’ironia è anche non prendersi sul serio, è un’apertura a varie possibilità: basti vedere le cover che abbiamo inserito nell’album.
Alla base di questa scelta, a prescindere dalla scelta di omaggiare due queen, una internazionale (Madonna) ed una nostrana (Lorella Cuccarini), c’è anche la volontà di giocare con il nostro stile, adattandolo e mischiandolo al pop. L’ironia è il modo migliore per mostrarci per quello che realmente siamo, scherzandoci su senza filtri.
6) Chi è la vera “Lady” nei Lady and the Clowns?
IL lady, prego
Parlando di ironia, è una domanda che ci fanno spesso e alla quale ci piace rispondere lasciando un alone di dubbio e mistero. Scherziamo, la Lady è palesemente il batterista.
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