In questi giorni di bilanci, Spuma dei Basilliscus P è indubbiamente tra i dischi più interessanti che mi è capitato di ascoltare. Con questa formula frizzantina a metà strada tra l’avvolgente calore siciliano, e sonorità da club berlinese, di quelli sotterranei, alcolici e rigorosamente senza POS. Prodotti da Marco Fasolo dei Jennifer Gentle (e sì, si sente), i Basiliscus P sono la colonna sonora del vostro Capodanno alternativo, quello che passerete stipati in una casa al Sud, una casa della vacanze abbandonata durante l’inverno, dove siete appositamente tornati per fare casino. Forse non l’avete detto ai vostri genitori, legittimi proprietari.
“Spuma” è stato concepito durante il lockdown e rifinito in uno studio ricavato all’interno di un ex Forte militare di fine ‘800, e successivamente registrato al The Cave, prestigioso studio di Catania in cui tra gli altri hanno registrato anche gli Afterhours. Più che dalla spuma, o schiuma del mare, il nome deriva dalla bibita, vera e propria passione dei tre, che è molto graffiante come gusto ma allo stesso tempo dolce, ed è un po’ quel che può ricordare il suono dei Basiliscus P. Tra brani strumentali, sussurri e chitarre spumeggianti, i Basiliscus P parlano un linguaggio che è solo loro, in un mondo in cui ci invitano ad entrare. La droga più legale che potrete trovare, allucinogena non meno di quella che vi ha fatto stare più male quando siete andati in vacanza a Barcellona.
E se anche voi, come me, vi siete fatti qualche film di troppo sul vostro Capodanno perfetto, quando in realtà sarete a casa vostra in pantofole, forse questo disco potrà aiutarvi, come spero aiuti me. Buon anno a tutti.
J.
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