Difficile definirlo con un solo aggettivo, Giorgio Canali è praticamente tutto: ingegnere del suono, chitarrista, cantautore e produttore.
Nasce a Predappio, in Romagna, nel 1958. Attivo dagli anni ’80, ha fatto parte di grandi band storiche ed ha partecipato da musicista e produttore ai successi di un’infinità di artisti: Afterhours, Litfiba, Marlene Kuntz, PFM, Verdena, Bugo, Timoria, Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Lo Stato Sociale, Ilenia Volpe, Angela Baraldi, Le Luci della Centrale Elettrica…
1989 – Litfiba e CCCP
Negli anni 80’ lavora con diversi gruppi come tecnico del suono, tra cui PFM (Premiata Forneria Marconi) e Litfiba. Proprio durante una tournée congiunta tra Litfiba e CCCP Fedeli alla linea in Unione Sovietica, conosce quello che diventerà il suo gruppo.
Con altri due fuoriusciti dai Litfiba, il bassista Gianni Maroccolo ed il batterista Ringo De Palma, entra a far parte dei CCCP, partecipando alla realizzazione dell’ultimo disco come tecnico del suono e chitarrista.
1992 – CSI
Dopo lo scioglimento dei CCCP nel ’90, si trasferisce e lavora in Francia, ma nel ’92 è tra i fondatori dei CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti) con altri ex CCCP. La formazione iniziale annovera nomi leggendari come Giovanni Lindo Ferretti alla voce, Massimo Zamboni alle chitarre, e Gianni Maroccolo al basso.
1998/2002 – PGR e Rossofuoco
Parallelamente all’attività nei CSI inizia a sviluppare il suo progetto solista e nel ’98 pubblica il suo primo disco (Che fine ha fatto Lazlotòz). Quando i CSI si sciolgono, continua a collaborare con Ferretti e Maroccolo nei PRG (Per Grazia Ricevuta) ed intensifica l’attività da solista, consolidando in una vera e propria band i musicisti che lo avevano affiancato nel primo lavoro. Nascono così i Rossofuoco.
2002 ad oggi – Giorgio Canali & Rossofuoco
È il nome dell’attuale formazione con cui ha pubblicato 5 dischi che si aggiungono al primo da solista del 1998.
Ad ottobre 2018 ha pubblicato, sette anni dopo l’ultimo album di inediti “Rojo“, quello che è il suo sesto disco con i Rossofuoco, il bellissimo “Undici canzoni di merda con la pioggia dentro“, nome che come già accaduto in passato, è ricavato da un verso di una canzone precendente. In questo caso, da Orfani dei cieli,ultimo brano di Rojo, che recitava: “come se avessimo bisogno di un’altra canzone di merda con la pioggia dentro”.
L’album, che contiene anche Emilia Parallela, titolo citazione di Emilia Paranoica dei CCCP (del 1985), è stato anticipato a settembre 2018 dal singolo Fuochi Supplementari.
Tra i dischi più famosi da lui prodotti l’omonimo esordio dei Verdena (1999), “Sguardo contemporaneo” di Bugo (2006) e “Canzoni da spiaggia deturpata” di Le luci della centrale elettrica (2008), dove partecipa anche come chitarrista e bassista. Incarna instancabilmente la figura del musicista schierato, spesso si esibisce in centri sociali e locali “di frontiera” a prezzi estremamente popolari se non gratuiti e, proprio la dimensione del live, è quella che più è congeniale all’espressione rabbiosa della musica di Giorgio Canali & Rossofuoco.
I testi sono potenti e d’impatto, sempre in violento contrasto con qualsiasi deriva perbenista. Ovviamente le chitarre fanno la parte del leone, sostenute da una batteria potentissima, che vede in Luca Martelli un interprete dalle attitudini praticamente heavy metal.
Oggi (venerdì 30 novembre) sarà in concerto al Monk di Roma (in apertura Mimosa Campironi. Necessaria tessera ARCI).
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