Ghigo e Piero sono tornati per l’ultima volta (o almeno così dicono) per il tour finale dei Litfiba. Un tour folle con 42 canzoni diverse portate in doppie date in giro per tutta Italia. La seconda tappa campana si è svolta come la precedente a Casa della Musica.
L’energia è tanta, sia da parte della band che del pubblico. Il sound è perfetto ma si avverte in vari brani la mancanza di una chitarra ritmica sul palco, nonostante Ghigo sia stato impeccabile nella performance. Detto ciò, la scaletta (diversificata dal giorno prima) è perfetta; variegata e ben rappresentativa di tutti i momenti storici dei Litfiba, dal primo all’ultimo.
Un vero e proprio excursus di tutta la loro carriera, come non si era mai visto prima. Un live set che non dimentica né brani “da veri fan” né grandi successi più pop come “Il mio corpo che cambia” o “Spirito”.
Uno show super rock così completo da non mettere da parte neanche le origini più new wave della band. Non mancano, infatti, anche perle dal primo album come la meravigliosa “Pioggia di luce” suonata in un simil medley con la mitica “Lulù e Marlene”.
Un live che nonostante porti tutti brani dal passato, riesce ad essere anche attuale con tantissimi momenti di invettive anti guerra e anti Putin. Incredibile riflettere su quanto il significato di certe canzoni sia ancora oggi, dopo tanti anni, tristemente sempre attuale.
Non è invecchiato nulla tranne il pubblico, cresciuto (letteralmente) insieme alla band. Litfiba 1980-2022 “ultimo girone”? Speriamo vivamente che sia una bugia. Del resto “Tutta la vita è una grassa bugia”.
A cura di Stefano Crispino
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