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Lo Stato Sociale, Lodo Guenzi fuori dalle righe

Dopo 3 anni lontani dalla scena musicale indipendente, torna a bomba Lo Stato Sociale con un nuovo album “ Amore, Lavoro e Altri miti da sfatare” tanto attesi e aspettati da tutti.

Strano a dirlo per dei “cantanti” provenienti dal ghetto della música indipendente. Canzoni per pochi intimi, che nonostante tutto, stanno riscuotendo un grandissimo successo probabilmente grazie al tocco pop che hanno dato al loro ultimo disco. Si sono piazzati sesti nella classifica dei dischi più venduti in Italia, davanti a colossi come Gigi d’alessio e Tiziano ferro. E’ la prima volta, che un gruppo indie conquista questo prestigio. Un grande tappa per – Lo Stato Sociale- dopo più di 400 concerti in Italia in quasi 10 anni di musica.

Il 22 Aprile si prevede SOLD OUT nella loro data unica al Forum Assago di Milano. Nel frattempo sono impegnati negli Instore per la presentazione del nuovo album. Noi non potevamo perdercelo. Ieri venerdi 17 a Cagliari, una buona sfortuna quella di aver incontrato Lodo Guenzi e Co nella città del sole.

L’atmosfera che si respirava era come quella di essere seduti ad un bar tra amici. Si sono subito raccontati: Lodo, Albi ( Alberto Cazzola), Checco( Francesco Draicchio) e Bebo(Alberto Guidetti) , assenza importante quella di Carota (Enrico Roberto). Tra una battuta e l’altra, con lo stesso umorismo percepibile dai loro testi. Per loro questo nuovo album rappresenta una ribellione a quello che avrebbero voluto i loro genitori “ Accasarsi ed un lavoro fisso”, ma rappresenta anche la paura di crescere.
Lodo ha raccontato come nascono le loro canzoni, ed esprime il fatto che nonostante i membri del gruppo abbiano tutti una visione diversa, nonostante gli scontri, nonostante la politica che fa schifo, si vogliono bene. Ed è grazie agli scontri che nascono i loro pezzi. Da una lunga lite per E-mail. Lodo commenta cosi: “ Hai scritto una roba profonda, bella vez” da Bolognese d’oc. In realtà non va mai così. Uno scrive, poi iniziano a prendersi a parolacce ed alla fine, in qualche modo, arrivano al pezzo finale. Dopo aver risposto ad una lunga serie di domande hanno esordito con “Eri più bella come ipotesi” cantata da Lodo. Vista come un inno allo sviluppo del mondo interiore della persona. “Bruciare sempre, spegnersi mai”. Eri più bella quando cercavi di sviluppare il tuo mondo ma non l’hai fatto . “Per quanto saremo lontani” cantata da Checco, le rinunce dell’amore e nonostante le distanze e la sordità ci vorremo sempre. “e potrei non volerti più ed avere ogni cosa “ ed infine dall’album “ L’italia peggiore”, tanto acclamata dal pubblico “ Io te e Carlo Marx”.

Lodo ci ha stupito tutti per salutarci in bellezza, con una interpretazione sentita e molto intima, di “Niente di Speciale” tanto che non ha voluto che lo filmassimo, nè fotografassimo e ha ribadito che tenessimo per noi ogni cosa. Ci hanno salutato così, con i brividi e la pelle d’oca e gli occhi lucidi, con la promessa che torneranno in Sardegna.

Baam

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