Andrea pubblica lo scorso 29 Ottobre 2021 il singolo Magnitudo, leggi la nostra intervista
Il giovane cantautore romano Andrea Pasqualini, in arte Andrea, vuole dare con “Magnitudo”, il brano uscito lo scorso venerdì 29 Ottobre su tutti i principali canali radiofonici nazionali e i Digital Store. L’origine del brano scaturisce da un bisogno di raccontare un periodo dell’adolescenza, quando Andrea con il suo carattere timido, anche se forte allo stesso tempo, viene messo in ombra dalle relazioni con il resto dei coetanei ed amici. Questo sentirsi “fuori posto” o “un gradino inferiore agli altri” lo ha portato a riflettere e cercare di capire cosa effettivamente era sbagliato in lui. Risultato: nulla! Arriva così la “giusta spinta” per superare ogni ostacolo.
Un bisogno forte, che lo fa andare oltre quel “gradino”, dove impara a farsi scivolare addosso i commenti sull’aspetto fisico o il carattere troppo ingenuo. “Magnitudo” è dunque il frutto di questa “rivoluzione”, una sorta di terremoto interiore di vita, di libertà e ribellione. Un canzone che simboleggia un manifesto della vittoria personale nel superare qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio. Attraverso questo brano Andrea vuole veicolare un rilascio di energia, un messaggio per scuotere chi come lui si sente o si è sentito inadeguato. La sua parola d’ordine è “Libertà” e chiunque raggiunga la consapevolezza di “essere se stesso in tutto e per tutto” ha il diritto di manifestare la propria libertà, con una “Magnitudo”, che non ammette più freni e paure.
Ciao Andrea,
parlaci di quando è scattata in te la scintilla della musica e qual è stata la motivazione che ti ha spinto ha creare il tuo progetto musicale?
Il mio nuovo progetto, Magnitudo, è la mia evoluzione che avevo bisogno di raccontare. Questa forza di cui parlo, questo terremoto, nasce dal bisogno di raccontare un periodo dell’adolescenza, quando ero molto timido , ma forte allo stesso momento, e venivo messo in ombra dalle relazioni con il resto dei coetanei ed amici. Questo sentirmi “fuori posto” o “un gradino inferiore agli altri” mi ha portato a riflettere e cercare di capire cosa effettivamente era sbagliato in me. Alla fine nulla era sbagliato. Improvvisamente arriva così la “giusta spinta” per superare ogni ostacolo. Un bisogno forte, che mi fa andare oltre quel “gradino”, dove imparo a farmi scivolare addosso i commenti sull’aspetto fisico o il carattere troppo ingenuo. Magnitudo è quindi il frutto di questa rivoluzione, una sorta di terremoto interiore di vita, di libertà e ribellione. Un canzone che simboleggia un manifesto della vittoria personale nel superare qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio.La passione per la musica e per l’arte in generale secondo me è innata. Vedo l’arte come una vera espressione individuale, una sorta di linguaggio puro che comunica senza dar conto a regole sociali e culturali. Ne sono da sempre rimasto affascinato. Sin da quando sono bambino ho sempre amato la musica, pensate che i miei genitori mi hanno fatto crescere con Laura Pausini e Gino Paoli.
All’età di 13 anni ho capito che il canto e la musica fossero la strada giusta per il mio futuro, perché sentivo che attraverso questo potevo riuscire a fare qualcosa per il mondo. Sentivo già a quell’età che avevo qualcosa da dire, qualcosa di importante da fare e che non potevo più tener dentro. Da qui ho deciso di iniziare a studiare da autodidatta. Dopo, un anno, ho iniziato a studiare con insegnanti di canto molto validi e, grazie a loro, alla mia costanza e alla mia voglia di migliorare sono riuscito ad ottenere ottimi risultati ed essere soddisfatto di me stesso.
Oggi, grazie alla mia costanza e tenacia, sto costruendo piano piano, mattone per mattone, il mio sogno.
Magnitudo è il singolo che hai pubblicato ad Ottobre, ma ancora oggi sta avendo buoni riscontri e risultati. Te lo aspettavi?
Assolutamente no. Sono una persona che preferisce stare con i piedi a terra e per questo non voglio darmi troppe aspettative per poi restarci male. Però c’è da dire che credevo e credevamo molto nel brano. Sicuramente uno dei grandi traguardi è proprio “Magnitudo” stessa. È stata arrangiata dal Maestro Mario Zannini Quirini, un pilastro della musica italiana. Iniziare questa mia nuova avventura con lui è sicuramente motivo di grande orgoglio e soddisfazione per me.
Tra le altre mille soddisfazioni, sicuramente, è stata quella di vedere Magnitudo in classifica nazionale. Una mattinata di dicembre mi sono svegliato con un messaggio da parte di uno dei miei autori nel quale mi disse che Magnitudo aveva fatto il suo ingresso nelle classifiche ufficiali di iTunes Italia.
Questo mio “pezzo di cuore”, così mi piace definirlo, è stato apprezzato da tutti. È bello vedere quando, dopo tanto lavoro, le persone riconoscono ciò hai creato. Sono davvero felice.
Qual è il messaggio che hai deciso di mandare tramite questa canzone?
Il messaggio in realtà è semplicemente dire: VIVI. Magnitudo è la mia festa, anzi la NOSTRA festa. È un brano nato dalla consapevolezza di se stessi, di ciò che siamo e che dobbiamo apprezzare in ogni nostra singola sfumatura. È la celebrazione della mia vittoria personale e di chiunque ci si rispecchi. La vittoria nell’aver superato qualsiasi tipo di limite, di giudizio e di pregiudizio. Magnitudo è la mia evoluzione che avevo bisogno di raccontare. Attraverso questo brano voglio trasmettere un rilascio di energia, un messaggio per scuotere chi come me si sente o si è sentito inadeguato.
Hai pubblicato anche un videoclip di Magnitudo. Chi ha realizzato la scrittura della storia?
L’idea iniziale partì da me e successivamente la produzione di EditOne si occupò di una scrittura, di una storia più completa.
I videoclip li vedo come una sorta di “doppia lettura” di un pezzo, attraverso di essi puoi infatti esprimere altre sfaccettature di un brano e ampliare ancora di più il suo significato. Nel video di “Magnitudo” volevamo raccontare una festa vera e propria, non cadendo troppo nello scontato e quindi senza raccontare parola per parola il testo del brano. Allo stesso tempo, però, volevamo trasmettere quel senso di libertà pura, anche un po’ fuori dalle righe, tipico di noi ventenni.
Quali sono le tue referenze musicali? E qual è la tua musa?
Ascolto un po’ di tutto, dipende da come mi sveglio la mattina. Ci sono giorni in cui mi sento un’anima rock o giorni in cui passo dal pop puro internazionale alle canzoni d’amore italiane.
La più grande fonte di ispirazione, però, è Miley Cyrus. Non smetterò mai dire quanto sia stata ed è, tutt’oggi, importante per me. Posso dire che quello che sono è grazie, principalmente alla mia famiglia, e a lei. Mi ha insegnato a guardare la vita a colori senza classificarli, mi ha spronato a credere più in me stesso, a lottare per le mie idee senza essere schiacciato.
La sua forza, il suo coraggio e la sua voglia di contribuire al cambiamento della società mi hanno da sempre stimolato. Ad oggi mi sento come se dovessi portare a compimento o continuare il suo progetto, utilizzare la mia voce per tutti coloro che una voce non ce l’hanno e aiutarli a sentirsi realmente liberi e vivi.
Quali sono i tuoi prossimi passi? Nuova musica in vista?
Mi piace la parola passo. È il mio metro di misura. Preferisco darmi dei piccoli obiettivi per raggiungere quelli più grandi. A breve termine posso dirvi che sto scrivendo moltissimo, stanno nascendo cose nuove ma non posso dirvi altro. Spero, però, di risentirci il più presto possibile.
Tra non molto rilascerò una piccola sorpresa per tutte le persone che mi seguono. See you soon!
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