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Maldestro live al Teatro Sannazaro di Napoli: report e scaletta

Per la tappa conclusiva dell’intensissimo tour de “I Muri di Berlino”, Maldestro ha fatto ricadere la scelta proprio sulla sua Napoli e, più precisamente, sul Teatro Sannazaro.

Ad anticipare l’esibizione del cantautore è stata la performance della giovane Irene Scarpato, semifinalista di Musicultura. Ecco che finalmente che Antonio Prestieri & band si accingono a salire sul palco: dopo aver salutato affettuosamente il pubblico, accorso numeroso, attaccano subito con Tutto quello che ci resta, l’ultimo singolo estratto dall’album “I Muri di Berlino”. Segue Sopra il tetto del comune, pezzo di forte denuncia politica, a dimostrazione di quanto lui sia impegnato nel sociale. Poi l’artista rivela di essersi ispirato a sua madre per la composizione del toccante brano Che ora è, durante il quale tutta la platea si commuove. Ad Antonio piace dialogare con i suoi fan e dunque, per introdurre Dannato amore, confida loro di averlo scritto da ubriaco. Giunge il momento degli ospiti illustri: il cantautore, dopo aver sottolineato la sincera collaborazione e condivisione del palcoscenico con altri artisti napoletani, invita a salire sul palco Alessio Sollo e Claudio Gnut. I due, accompagnati al pianoforte dal padrone di casa, si esibiscono in Perfect Suicide. A questo punto, nella decisione del secondo pezzo da eseguire, i tre artisti si rendono protagonisti di un esilarante siparietto: mentre Maldestro suona le prime note di Candy, brano di Paolo Nutini, Alessio e Claudio cantano la famigerata sigla dell’omonimo cartone animato, divertendo tutti i presenti. Antonio ritorna ad intonare le sue canzoni, dunque è il turno della sanremese Canzone per Federica, “pezzo al quale devo tanto” dichiara il cantante. La scaletta prosegue con Arrivederci allora, fortunata traccia dell’ultimo album. “I muri non servono” esclama il cantautore, introducendo Sporco clandestino, altro brano di denuncia sociale, che affronta la spinosa questione migranti, eseguito in acustico per l’occasione. Sulla stessa falsa riga ecco Io non ne posso più, altro pezzo di denuncia politica, durante il quale la platea viene coinvolta a battere a tempo le mani, con tanto di standing ovation finale. Si va avanti con l’attesissima Abbi cura di te, presente nella colonna sonora del film “Beata Ignoranza”. “Per i musicisti è difficile suonare con un cantautore, invece con questo pezzo si esaltano!” scherza Maldestro per presentare quello che sembra essere il brano d’epilogo Facciamoci un selfie.

Il cantautore napoletano rientra da solo in scena per presentare due pezzi inediti: “siccome si tratta dell’ultima tappa del tour e sono nella mia città, vi regalo dei pezzi nuovi”. Dunque, ecco Giovanni, brano dedicato al fratello, e La felicità. Rientra anche la band per Fermati tutta la vita, che rappresenta il vero epilogo.

 

SCALETTA:

 

TUTTO QUELLO CHE CI RESTA

SOPRA IL TETTO DEL COMUNE

CHE ORA E’

DANNATO AMORE

PERFECT SUICIDE (con Sollo e Gnut)

CANDY (con Sollo e Gnut)

CANZONE PER FEDERICA

ARRIVEDERCI ALLORA

SPORCO CLANDESTINO

IO NON NE POSSO PIU’

ABBI CURA DI TE

FACCIAMOCI UN SELFIE

 

GIOVANNI

LA FELICITA’

FERMATI TUTTA LA VITA

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