Fuori da venerdì 27 maggio per McFly Dischi (distr. Ingrooves) il nuovo singolo di Moà dal titolo Frida. La cantautrice, originaria di Orvieto, ci fa dono di un brano pop che si ispira alla figura di Frida Khalo per raccontare una storia di amore, forza interiore e resilienza. Un pezzo dalle sonorità estive, ma che porta con sé la forza violenta della primavera che rinasce. Il testo nasce dalla penna di Moà e Andrea Mescolini su un beat di Davide Tagliapietra.
Per l’occasione, abbiamo fatto una chiacchierata con l’artista:
Chi è Moà nella musica e chi è invece Martina nella vita di tutti i giorni?
Moà nella musica è molto determinata, consapevole, sicura di sé, il contrario di quello che è Martina nella vita di tutti i giorni, una sorta di uragano, sicuramente molto più insicura e goffa.
Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Ascolto una montagna di roba ogni giorno, sia per studio che per piacere. Fra le proposte della scena attuale mi ha rapita sin dall’inizio Margherita Vicario. Adoro il suo approccio alla scrittura, credo che abbia una comunicativa pazzesca. Adoro la follia di Blanco, mi fa impazzire come dice lui.
Quali sono gli elementi ricorrenti nei tuoi brani?
I temi ricorrenti dei miei testi in questo primo progetto sono sempre vicini ad un processo di “liberazione” e ad una ricerca di coraggio. Il dolore che si può provare quando qualcosa che non ci appartiene in alcuna maniera ci viene imposto. La bellezza di ritrovare sé stessi e gridare al mondo che siamo esseri liberi.
Qual è il messaggio di “Frida”?
Decidiamo noi quanto tenerci stretto un ricordo e quale forma dargli. Chi ha deciso che non si può vivere per sempre? Frida è qui con me.
Progetti per il 2022?
Usciranno tutti i singoli nuovi e non sto più nella pelle, il lavoro in studio è stato lungo ed ora è il momento di far diventare i brani di tutti. Ho bisogno di guardare negli occhi il pubblico mentre canto quello che ho scritto. Non vedo l’ora di fare live il più possibile.
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