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MOX conquista Roma e Milano | Doppio Livereport

– Qui Roma: Monk –
by Giorgia Groccia
(foto di Daria Falconi)

Giunti ormai alla sesta edizione, Italian Stail regala grandissime emozioni in collaborazione con il Monk. Difatti il 7 dicembre 2018 accade qualcosa di davvero bello e attesissimo: il release live di FIGURATI L’AMORE, primo album del cantautore romano MOX -all’anagrafe Marco Santoro- fuori dal 6 dicembre 2018 e targato casa Maciste che continua ad espandersi e a sfornare nuove perle preziosissime volte verso il nostro panorama cantautorale italiano.

San Lorenzo e Lacci erano stati i due singoli che avevano anticipato il disco, e che avevano reclamato a gran voce e in maniera preliminare un gran bel riscontro da parte del pubblico che ha da subito amato il romantico Mox, che mescola delle curatissime sfumature brit pop anni ’50 alla canzone d’autore nella più bella accezione del termine. Gli stornelli della tradizione mescolati abilmente ad una personalità luminosa, terribilmente pulita e onesta, sono la chiave vincente per far esplodere letteralmente il club a solo un giorno di distanza dall’uscita dell’album. Il colore caldo che caratterizza indubbiamente la voce di Mox è una boccata d’aria fresca tratteggiata da una scrittura fluente, poetica, richiamando così l’amore in termini differenti, con la nostalgia tra le corde dell’anima ma non sottraendosi mai all’ironia, al prendersi sul serio solo a metà. Mox suona forte la chitarra e piace tanto perché la sua passione è totalmente contagiosa e dilagante.

Il live prevede in apertura tre pezzi scritti e interpretati dal fenomeno FULMINACCI, il fratellino minore di casa Maciste, con il suo rap serrato e, al tempo stesso, melodico: una vera bomba pronta ad esplodere -si spera- al più presto.

Mox calca il palcoscenico vestito di malinconia, a cavallo d’un sorriso emozionato, specchio di tutti gli occhi puntati verso la propria musica e i propri bravissimi musicisti tra cui Valerio Smordoni, tastierista dell’uomo dei record Gazzelle, e due bassisti di tutto rispetto ovvero Michele Palazzo e Michele Amoruso, infine il batterista Riccardo Adamo. Si parte con SUPER FANTASTICA, prima traccia dell’album, per poi passare all’ormai già tormentone SAN LORENZO, e così si balla un lento su due sfondi che si incrociano: la notte dei desideri all’ombra delle mura di San Lorenzo appunto, quartiere in cui l’artista avrà certamente lasciato parte dei suoi ricordi; sappiamo con certezza che quel luogo spesso si tinge di colori nuovi, bui, che ti fanno innamorare ad ogni isolato e che riempiono qualcosa d’illeggibile, con la stessa bellezza della notte romana. La scaletta prosegue con LACCI e LUGLIO, per poi legarla -tramite un’incredibile assonanza armonica- alla splendida TUTTI QUANTI VOGLION FARE IL JAZZ, tornando così bambini per un istante insieme a GLI ARISTOGATTI Disney, le videocassette impolverate e i videoregistratori, ormai lontano ricordo sbiadito come fossimo spettatori di una splendida pellicola seppiata.

Si prosegue con “ci hanno visto insieme, ci hanno visto bere, due dallo stesso bicchiere”, la graffiante QUALCOSA DI SPECIALE: e quel qualcosa di speciale esiste proprio qui, in un pezzo che gioca intelligentemente con le parole e con un sorriso strappato dai suoni incalzanti, proprio mentre incalza anche lo stesso live; il pubblico conosce a memoria le parole e le belle melodie che costellano tutto i lavoro discografico dell’artista. Si sa che l’amore fa male, e quindi perché non stare male insieme? Non poteva mancare una cover con un doveroso richiamo agli anni 70 in PENSIERO STUPENDO della splendida Patty Pravo.

A questo punto il padrone di casa Mox annuncia l’amico e collega Gazzelle, fresco di compleanno e soprattutto visibilmente emozionato per il live in corso ben riuscito: i due, insieme, intonano QUELLA TE, con un pubblico eccitato che canta insieme ai due artisti; una schiera di fan appassionati veri dalle prime alle ultime file, visibilmente felici.

Giunge uno dei brani migliori di FIGURATI L’AMORE, ovvero MARA, che conferisce il titolo nascosto tra le righe passionali di una canzone che suona e che merita davvero d’essere definita il capolavoro di MOX.

“Finisce prima o poi, figurati l’amore”, mentre l’amore del pubblico cresce e si fa presenza attiva con le dita al cielo e le voci spezzate dal canto.

Il live si conclude con AD MAIORA, PUTTANA e BRAVA, per poi replicare SAN LORENZO.

Mox non è il solito cantautore indie pop. Ha un’anima differente, una voce differente, una scrittura brillante, e a dire il vero, trascina con sé un sentimento che lascia poco spazio ad una razionale spiegazione: l’ascolti e non vuoi far altro che ascoltarlo. È giusto per gli inguaribili romantici e per i cinici feriti, per gli ex disillusi. Siamo tutti ex, tutti abbiamo amato e chissà, forse grazie a Mox ci innamoreremo ancora, se non altro della sua musica.

 

– Qui Milano: Ohibò –
by Angela Ieriti

foto di Chiara Trovatello

Una settimana dopo il release di Roma di “FIGURATI L’AMORE”, eccoci all’Ohibò, per l’esordio milanese di Marco Santoro, in arte Mox, nuovo rampollo di casa Maciste Dischi.

A fare da apripista per questo evento è il torinese Bonetti, talento della Costello Records, che si è fatto già notare la scorsa estate esibendosi in svariati festival in tutta la penisola. Bonetti sale sul palco molto deciso e pronto a far ascoltare le canzoni del suo ultimo album “DOPO LA GUERRA”.
E’ un tipo semplice, un comunicatore di vecchio stampo cantautorale e, nonostante i suoi riferimenti, riesce ad essere energico e moderno allo stesso tempo, mostrando la giusta grinta durante l’esibizione.
Molto suggestive “TOM PETTY AND THE HEARTBREAKERS” (tratta dal primo disco “CAMPER”) e “CORRERE FORTE”, canzone dell’ultimo album di cui è uscito anche un video molto carino su YOUTUBE.

ph: Chiara Trovatello

Intanto il rinomato circolo milanese si riempie e la folla aspetta con trepidazione l’arrivo di Mox. Di colpo si spengono le luci e una vocina registrata stile pubblicità anni 50 annuncia l’entrata del cantautore romano, elogiandolo e citando l’etichetta Maciste Dischi. Si accendono le luci e compaiono Mox e la sua band sul palco. La prima cosa che si nota è l’eleganza del cantante. Veste un completo rosso e una camicia stile hawaiano con degli stivali neri. Pronti partenza via. Si inizia con “SUPERFANTASTICA”, una canzone dalle sonorità psichedeliche e romantiche che viene rigorosamente suonata live da tutto il complesso. Mox con la sua voce roca e malinconica scalda la sala milanese eseguendo perfettamente gli arpeggi di chitarra. Si nota fin da subito il grande feeling con la band di nuovissima formazione. Subito dopo segue “SAN LORENZO”, singolo d’esordio, conosciutissimo dai presenti in sala. Marco è emozionato e inizialmente non parla molto, preferisce cantare. Prima di eseguire la terza canzone si scioglie un po’, accenna un saluto e ringrazia tutti per essere venuti. Il pezzo successivo è “LACCI”. La band esegue tutto in maniera precisa ed è molto dinamica sul palco. Il tastierista, lo stesso del collega Gazzelle, è un vero fuoriclasse. “LUGLIO” è la canzone preferita di Mox e fa sognare. La coda del brano si trasforma in “TUTTI QUANTI VOGLIONO FARE JAZZ” (tratto dal film di animazione “Gli Aristogatti”). Subito dopo “QUALCOSA DI SPECIALE”. Arriva ora un momento particolare della serata.

Se siete stati ai concerti degli altri artisti della Maciste, avrete sicuramente notato che almeno una cover viene sempre inserita in scaletta, riarrangiata ed eseguita come se appartenesse all’artista (per esempio Galeffi fa spesso una canzone di Paolo Nutini ed i Canova di Jovanotti). Anche Mox sceglie una canzone molto conosciuta: “PENSIERO STUPENDO”, scritta da Ivano Fossati e interpretata da Patty Pravo. Rimaniamo tutti stupiti dalla presenza scenica di Mox che, anche senza la sua chitarra in braccio (questa è l’unica canzone che esegue privo dello strumento), mostra la sua forza sul palco. A seguire una canzone meravigliosa: “MARA”, a mio parere la più introspettiva e certamente la mia preferita dell’album. Con questa canzone Mox fa breccia nel cuore di tutte le ragazze del parterre dell’Ohibò. Un grande boato proviene dalla folla e Mox con simpatia e semplicità dice: “Grazissime ragazzi!”.

La band non si ferma un minuto e anche MOX mostra di essere un animale da palcoscenico. Basta sentire le prime 3 note del sintetizzatore e tutti riconoscono la canzone “AD MAIORA”. “Ti sei svegliata tutta colorataaaaa”. Piace tantissimo al pubblico che canta a squarcia gola. A seguire “PUTTANA”, dedicato alla persona che ha ispirato la scrittura dell’album. L’intro è reso intimo dal suono di organetto, ma il brano cresce continuamente, con un ritmo sempre più incalzante, fino ad esplodere. Si conclude con “BRAVA”. Mox a questo punto dice che è giunto il momento in cui noi fans dobbiamo gridare “BIS!!!”. Quindi, cosa molto gradita, evita di uscire e rientrare sul palco e fa due bis molto apprezzati: “LACCI” e “SAN LORENZO”.

Così si chiude una bellissima serata in cui Mox ha mostrato di avere tutte le carte in regola per fare successo e, in più, di avere una band che spacca. In bocca al lupo per tutto, Marco, e alla prossima!

ph: Chiara Trovatello

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