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Nàe ci racconta il suo nuovo singolo “Adriatica”

Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 3 maggio 2024 “Adriatica”, il terzo atto del nuovo progetto alternative-pop di Nàe.

“In India si dice che l’ora più bella è quella poco prima dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione tra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.” (Tiziano Terzani)

E così Nàe, dopo aver attraversato la notte nella ricerca di un equilibrio tra luce e oscurità in “controluce” ritrovando sé stessa e la propria libertà in “cobalto”, arriva al mare nella luce dell’alba sprigionando tutta la sua forza ed energia. “Adriatica” non è solo la terra in cui è nata e cresciuta l’artista ma anche il simbolo di un nuovo inizio tutto da vivere e immaginare.

Abbiamo chiesto alla cantautrice di raccontarci qualcosa di più:

Chi è Nàe nella musica e chi è invece Elena nella vita di tutti i giorni?

Nàe è una sognatrice, una esploratrice entusiasta in continua trasformazione! Nella musica canta la voglia di liberarsi da qualsiasi stereotipo, aspettativa ed etichetta facendo emergere, sull’onda di un suono morbido ed evocativo, fragilità e paure. Elena è una persona sensibile, coraggiosa e testarda e si occupa, oltre che del suo progetto discografico a 360°, anche di progetti inclusivi nell’ambito della disabilità e di percorsi musicali nell’infanzia.

Hai raccontato che il tuo nome d’arte deriva dall’assonanza con il termine “nave”. Ci dici qualcosa di più su questa scelta?

L’anno scorso stavo attraversando un periodo molto difficile della mia vita, la voglia di ripartire con un orizzonte nuovo spingeva forte nello stomaco e così, da una passeggiata all’alba lungo la riviera adriatica, è nata l’idea di questa nave che fluttua nel blu cobalto verso la parte più scura delle cose per vederne la luce, la purezza. Inizialmente mi sono divertita a destrutturare il mio nome Elena in Naele, poi Nael ed infine, quando ho scoperto che quello più concettuale, Nàe, significava nave è stato come chiudere il cerchio!

Quali sono gli elementi ricorrenti dei tuoi brani e come si manifestano in “Adriatica”?

Come dice Franco Arminio nel suo libro “Cedi la strada agli alberi”, oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza: ecco sono questi i temi che mi piace portare! Penso infatti sia necessario fare un passo indietro rispetto a questa folle corsa che ci sta portando verso l’infelicità perchè non risponde ai nostri bisogni ma a modelli imposti e poco sinceri. È tempo di restare, di fermarsi e comprendere chi siamo veramente.

C’è un messaggio che vorresti trasmettere con questo pezzo?

Darsi la possibilità di iniziare una nuova vita tutte le volte in cui tutto ci sembra perduto.

Prossimi progetti per il 2024?

Durante l’estate sarò impegnata nei live e nella produzione di nuove canzoni mentre in autunno uscirà il mio primo ep.

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