“OGNI POSSIBILE IMPERFEZIONE” (distr. PIRAMES) è il nuovo album di COSIMO “ZANNA” ZANNELLI.
Nove canzoni che consolidano e certificano la crescita di un cantautore significativo e importante, con un background ben radicato nei capitoli migliori della nostra musica. Dopo una lunga carriera come chitarrista accanto ad alcuni nomi eccellenti della musica italiana, come PIERO PELÙ, GIANNI MORANDI, PATTY PRAVO, COSIMO “ZANNA” ZANNELLI sta portando avanti una carriera in prima persona, ampliando lo sguardo su sonorità diverse e su temi “da cantautore”, o anche da essere umano sensibile, con uno sguardo attento alla realtà circostante.
Si parla del tempo che passa, e che andrebbe accettato con maggiore serenità, della bellezza, dell’anima, e di moltissimi altri temi universali o particolari, in un disco dalle molte facce e dagli innumerevoli spunti d’interesse.
Elettronica, elettricità e acustica si affiancano e si compenetrano per fornire sfondi sonori adeguate ai contenuti dell’album, confermando un’attenzione al dettaglio molto specifica e minuziosa.
OSPITI DEL DISCO: LUCIANO GALLONI (Nek), ALE LOCONTE, ROBERTO BASSI (Amoroso), F. SAGONA (Litfiba, Morandi, Pelù), FRY MONETI (Modena City Ramblers), RONNY AGLIETTI (Noemi, Amoroso, Atzei), MANUEL MOSCARITOLO (Britti, Oxa).
LA RECENSIONE DEL DISCO
Una danza è il brano che apre il viaggio del disco ci colpisce subito la frase che apre “la certezza che qualcosa di bello sia sempre a portata di mano“, nell’ultimo che “il dolore non può cancellare la nostra canzone” ci portano subito a pensare alla profondità di questo artista. I suoni che caratterizzano il brano vanno verso l’elettronica, un mix tra Battiato e Bluvertigo.
Noi che pensavo fosse solo una “Transitorietà”e invece quella porta all’elettronica è in realtà un portone, caratterizzato da uno special con delle bellissime distorsioni vocali. Il brano è una sorta di inno universale ad accettare e accogliere il proprio passaggio transitorio sulla terra. Dannate e salve siano le tue parole una fotografia di una vita qualunque, un brano particolarmente dream quasi anni 80, con una forte vena pop, molto bello il synth-bass di questo brano. wow. Andiamo avanti con l’ascolto del brano Il circo delle pulci che inizialmente sembra riportarci al cantautorato anni ’70 il suono di un piano che ci porta nella dimensione più intima dell’artista, un breve viaggio dentro i suoi sogni e dubbi esistenziali, un brano pieno di sorprese che sfocia poi in crescendo rock nel finale. Ritorniamo all’elettronica su Il presidente la vita come cambia in fretta per le persone? “era invisibile alla gente, è diventato presidente“ però c’è una certa magia nell’essere umani, i ritmi veloci, l’isteria e origami. La vita va così, ma tanto poi alla fine c’è Lo spazio che ci unisce un pop-rock alla Brunori SAS, amiamo molto le frasi manifesto del disco “Siamo nati per creare qualcosa di sublime.” Arriviamo quasi alla chiusura del disco con “Dove ricomincia tutto” e qui si sentono tantissimo le sonorità della musica indipendente italiana anni ’90 dei gruppi come Afterhours e Marlene Kuntz, una delle canzoni più belle del disco. Probabilmente uno dei veri singoli, che se lo sentissimo in radio lo ascolteremmo a tutto volume. Chapeau. La semifinale chiude il progetto discografico con una storia strappalacrime, “alla paura di essere il migliore” tanta roba.
“Ogni possibile imperfezione” è davvero un disco di qualità, di chi la musica la suona e la vive ogni giorno e la rispetta con tutto il cuore e l’anima, non è solo un ottimo biglietto da visita di un cantautore ma è capace di trasportarti dentro il suo mondo e fuori dall’ordinario. Tanta tanta roba. Voto 8/10
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