Perenne è il ricordo continuo di un sorriso affettuoso è l’irriverenza istintiva di ogni scelta.
Perenne è nostalgia del futuro.
Perenne accoglie ed amalgama varie sonorità derivanti dal funk, elettronica, synth pop e library music, tutto arricchito ed orchestrato grazie ad innumerevoli interventi e scherzi musicali che contraddistinguono le sue produzioni.
Perenne è Danilo de Candia, polistrumentista classe ‘95, produttore musicale e autore di musica per l’audiovisivo, già collaboratore di Franco126, è al suo esordio assoluto nonostante un intervento come feat nella traccia “Fermo per un po’” di WISM. Noi siamo riusciti a intervistarlo riguardo il suo singolo di debutto “Pistole Scariche“, ed ecco com’è andata!
- Cosa ti ha portato ad esordire proprio ora? E c’è qualcosa dell’essere un cantautore solista di cui proprio non ti piace occuparti? Magari i social?
Ho avuto necessità in questi anni di capire cosa stessi cercando dalla musica e cosa volevo comunicare. Per deformazione professionale, scrivo musica di qualsivoglia genere e tipo quotidianamente, quindi non è stato facilissimo inquadrare la mia dimensione sonora. Il lato social è certamente una delle cose che penso siano più una rogna. Sono cresciuto anche musicalmente in contesti dove la promozione la facevi faccia a faccia quasi, ma vabbè i tempi sono cambiati.
- Abbiamo potuto ascoltare solo un brano. Ma quale potrebbe essere un fil rouge che unirà anche i successivi brani di Perenni?
Credo che il fil rouge tra i brani sia una certe istintività nei vari arrangiamenti dei brani del disco. Io ho un approccio molto giocoso a quest ultimo, mi piace creare soluzioni musicali a partire da effetti sonori anche imprevedibili a volte. È un aspetto che ho cercato di far permeare in tutto il viaggio sonoro del disco.
- A che periodo della tua vita risale “Pistole scariche”? Ti senti ancora così?
Pistole scariche è stata scritta subito dopo la pandemia, dove sicuramente aleggiava un certo senso di solitudine, di oppressione. La frenesia del pezzo probabilmente risponde a quel rifiuto di stare obbligatoriamente in casa che abbiamo tutti vissuto in quei mesi. Lato sentimentale posso dire che al momento della scrittura non mi sentivo per niente in quello stato d’animo. Adesso paradossalmente un sacco. Si me la sono cercata!
- E come sei entrato in contatto con Franco126? In che cosa consiste la tua collaborazione con questo nome così noto della scena indie?
Conosco, suono e collaboro con franchino da ormai diversi anni (credo fosse il 2017 quando ci siamo conosciuti). Il gancio del nostro incontro è stato Davide Caucci di Bomba Dischi, che propose a me e gli altri due membri dei The Pier ( Gabriele aka WISM e Davide Pasculli) di fargli da band per le date del suo primo tour da solista ( stanza singola ). Con lui poi si è stretto un legame molto forte che ci ha permesso di fare esperienze oltre il semplice accompagnarlo come turnisti, ma diventare membri attivi della sua scrittura dei pezzi.
- E come stai ora?
Bene in realtà. Vorrei solo suonare il più possibile questo disco e spero di riuscirci perché mi manca andare fuori a mangiare
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